TRIBUNALI E GIUDICI DI PACE A RISCHIO CHIUSURA IN PROVINCIA DI FIRENZE
L'allarme rilanciato da un'interrogazione del gruppo del Pdl in Provincia. Ecco i termini della questione. Coinvolte Borgo, Empoli, Castelfiorentino e Pontassieve
Tribunali e Giudici di pace a rischio chiusura in Provincia di Firenze. I consiglieri provinciali del Pdl Filippo Ciampolini, Samuele Baldini, Carla Cavaciocchi ed Erica Franchi hanno rivolto alla Giunta provinciale un'interrogazione scritta in cui si dettagliano i termini della questione. Di seguito il test.
"I sottoscritti consiglieri provinciali
richiamata la Legge n. 148 del 14 settembre 2011 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli ufficigiudiziari.) dove, ai sensi dell’art. 1, si enuncia che “Il Governo,………, e'delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o piu' decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza,con l'osservanza dei seguenti principi e criteri direttivi” tra i quali “a) ridurre gli uffici giudiziari di primo grado, ferma la necessita' di garantire la permanenza del tribunale ordinario nei circondari di comuni capoluogo di provincia alla data del 30 giugno 2011; b) ridefinire ……….l'assetto territoriale degli uffici giudiziari secondo criteri oggettivi e omogenei che tengano conto dell'estensione del territorio, del numero degli abitanti, dei carichi di lavoro e dell'indice delle sopravvenienze, della specificita' territoriale del bacino di utenza….” ed inoltre “c) ridefinire l'assetto territoriale degli uffici requirenti non distrettuali, tenuto conto…….della possibilita' di accorpare piu' uffici di procura anche indipendentemente dall'eventuale accorpamento dei rispettivi tribunali, prevedendo, in tali casi, che l'ufficio di procura accorpante possa svolgere le funzioni requirenti in piu' tribunali…..” “d) procedere alla soppressione ovvero alla riduzione delle sezioni distaccate di tribunale, anche mediante accorpamento ai tribunali limitrofi….”;
Preso atto che, è stato approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri del 16 dicembre 2011, nell'ambito di un denso pacchetto di misure dedicato anche a carceri, depenalizzazione e giustizia civile, lo schema del primo dei decreti legislativi di attuazione della delega sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, riferito agli uffici dei giudici di pace.
Considerato che in base a tale schema di decreto:
- Si prevede, in particolare, la soppressione e il conseguente accorpamento degli uffici del giudice di pace dislocati in sedi diverse da quelle circondariali, pari a 674 unità, che rappresenta quasi l'80% del totale degli uffici del giudice di pace esistenti, prevedendosi altresì la contestuale ricollocazione dei magistrati onorari e del personale amministrativo nelle sedi di tribunale o di procura vicine o negli uffici del giudice di pace "circondariali" presso i quali sono trasferite le competenze degli uffici soppressi.;
- La riduzione degli uffici, come si sottoliena nella relazione tecnica al testo, comporta risparmi di spesa, stimati nella misura di circa 28 milioni di euro all'anno, determinati con riferimento alle sole spese di gestione e di funzionamento delle strutture, con esclusione dei costi incomprimibili del personale di ruolo dell'amministrazione giudiziaria, personale per il quale è prevista la ricollocazione in uffici di maggiore dimensione.
Evidenziato che lo schema di decreto legislativo costituisce il primo, impegnativo, gradino del più ampio progetto di riordino delle circoscrizioni giudiziarie affidato all'Esecutivo che dovrà completarsi con l'intervento sui tribunali.
Richiamato anche il giudizio negativo espresso dall’Organismo Unitario Avvocatura (UAO) sulla manovra economica rispetto alla norma sulle circoscrizioni giudiziarie, che prevede la chiusura di tribunali e accorpamenti di procure, ed in particolare la proposta manifesto, per la quale “ Gli obiettivi di risparmio e di efficienza posti a base della legge delega non siraggiungono con l’indiscriminata e generica soppressione degli uffici giudiziari quanto, piuttosto, con una oculata e condivisa riorganizzazione sulterritorio degli attuali uffici di primo grado, anche con riguardo alle sezione distaccate, potenziando proprio quei tribunali di prossimità che, in ragione di una struttura meno complessa e burocratica, offrono una pronta e rapida risposta di giustizia, ed un più rapido accesso a tutti i servizi da parte dei
cittadini…”
Preso atto
- dell’attuale organizzazione sul territorio della Provincia di Firenze di Tribunali ed uffici giudiziari, dove, su 42 comuni, esclusa la città di Firenze, operano gli Uffici del Giudice di Pace nei Comuni di
-Borgo San Lorenzo e Castelfiorentino,
- Empoli e Pontassieve (dove si ha inoltre la Sezione distaccata del Tribunale di Firenze)
- dell’ ipotesi di accorpamento dell’Ufficio di Castelfiorentino con Empoli e dell’Ufficio di Borgo San Lorenzo con Pontassieve;
- dell’ ipotesi di accorpamento delle sezioni distaccate del Tribunale di Firenze nei comuni di Pontassieve ed Empoli a Firenze;
per quanto sopra esposto,
interroga il Presidente della Giunta per sapere:
di quali notizie dispone l’Amministrazione in merito all’attualizzazione della riforma ed eventuale accorpamento degli uffici giudiziari nella Provincia di Firenze".