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STUPRO. SENTENZA CASSAZIONE, UOMINI DEL PDL INDIGNATI: "RISCRIVETELA"
Il consigliere provinciale Barillari propone documento che viene sottoscritto dagli altri colleghi del gruppo in Palazzo Medici Riccardi

In seguito alla sentenza della Corte di Cassazione e "alla linea morbida tenuta nei confronti delle persone che commettono stupri", i consiglieri provinciali del Pdl, Samuele Baldini, Salvatore Barillari, Filippo Ciampolini, Leonardo Comucci, Massimo Lensi, Piegiuseppe Massai, insieme alle colleghe Manola Aiazzi, Carla Cavaciocchi ed Erica Franchi, nonché Caterina Coralli e Chiara Madiai della commissione Pari Opportunità, hanno sottoscritto un documento proposto da Barillari con il quale manifestano tutta la loro "contrarietà e sdegno per la decisione di non rendere il carcere obbligatorio a coloro che si macchiano di un simile crimine, perché tale è: un crimine contro la persona. La persona che lo subisce è segnata per sempre nel corpo e nell'anima".
Inoltre la sentenza "non solo fa passare un messaggio sbagliato, ma rischia di spingere al silenzio chi subisce violenza, ritenendo vano sporgere denuncia per rivivere il dramma senza la certezza che i colpevoli vengano puniti". Pertanto i consiglieri dicono no agli arresti domiciliari, invitando la Corte Suprema di Cassazione "a rivedere la sentenza senza se e senza ma nei confronti degli stupratori, lanciando segnali chiari e forti a tutela e difesa della parte più debole". Chi stupra "è un vile criminale, va punito e, se malato, va curato. Non certamente 'premiato'!!".
La sentenza "è un colpo basso alle battaglie sostenute dalle donne contro la violenza di ogni tipo in una società ancora troppo maschilista, la quale spesso si dimentica che questi atti mostruosi potrebbero accadere alla propria sorella, alla propria moglie e/o alla propria figlia. Nessuna categoria di uomini è esclusa, nemmeno quella di quei giudici così 'morbidi'".
"Esprimo soddisfazione e gratitudine al collega Barillari - commenta la consigliera Erica Franchi, vicepresidente della Commissione Pari Opportunità - e agli altri membri del gruppo che hanno sottoscritto il documento. E' il segno che forse, con l'impegno di tutti, si possono costruire politiche condivise senza barriere di genere, basate sul rispetto paritario reciproco".

03/02/2012 15.44
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze