SECURITY GROUP CALENZANO, "METTERE SOTTO SORVEGLIANZA LA PROPRIETA'"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista sulla vicenda delle guardie giurate
Protestano le guardie giurate, dipendenti e non, dell'istituto Centrale Security Group, di Calenzano, "da tre mesi senza stipendio e costrette ad operare senza l’osservanza dei dispositivi di legge in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro". I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi contestano un "lungo elenco di illegittimità e violazioni compiute dalla proprietà ai danni dei lavoratori". Per fermare le proteste in atto, l’Istituto avrebe messo in essere "una durissima repressione sulle libertà e attività sindacali. Ventilato persino un piano di licenziamento degli operatori iscritti al sindacato". Nonostante le sollecitazioni fatte alla Prefettura e all’Ispettorato sul Lavoro, "il clima in azienda non è stato modificato". I lavoratori hanno rivolto un appello alle istituzioni. Rifondazione Comunista "esprime solidarietà ai lavoratori e chiede alla Provincia di Firenze, al Comune di Calenzano e alla Regione Toscana di intervenire senza alcun indugio per riportare la legalità e il rispetto dei diritti. E’ necessario che Istituzioni e Enti coordini noi una azione per contrastare l’inosservanza delle leggi e fermare la repressione sulle libertà e attività sindacali". Domanda d'attualità di Rifondazione comunista. Di seguito il testo presentato in Provincia.
"Un gruppo consistente di Guardie Giurate, dipendenti e non, dell'istituto Centrale Security Group, di Calenzano denunciano le continue violazioni contrattuali, salariali e le pessime condizioni di lavoro in cui sono costrette ad operare. Si tratta di fatti gravi e circostanziati oggetto di numerose controversie e segnalazioni ad organi esterni e non più tollerabili anche alla luce del fatto che l'istituto non ha ancora pagato gli stipendi di novembre, dicembre e gennaio. Lungo è l’elenco delle inadempienze, dalla mancanza di norme applicative della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, a specifici protocolli operativi che mettono in grado gli operatori di lavorare in condizioni di sicurezza, mezzi obsoleti e sprovvisti di assicurazioni. In ultima l’azienda sembra che voglia “….licenziare circa la metà dei dipendenti, e guarda caso tutti quelli iscritti al sindacato….” una palese violazione della Legge 300/70 – Statuto dei diritti dei lavoratori - per quanto riguarda le libertà e le attività sindacali, i diritti di opinione, di associazione dunque un comportamento diretto ad impedire o limitare l'esercizio dei diritti per il quale è previsto il ricorso ad una autorità giudiziaria. Dalle violazioni alle repressioni aziendali fatti che non possono essere tollerati dalle istituzioni.
Da qui l’appello dei lavoratori rivolto alle Amministrazioni Locali e agli organi quali Prefettura, Ispettorato del Lavoro affinché si intervenga ripristinando legalità, osservanza delle norme e rispetto dei diritti.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere la piena solidarietà ai lavoratori dell'istituto Centrale Security Group, di Calenzano in lotta per il pieno rispetto dei diritti contrattuali, delle libertà sindacali, della sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, dell’occupazione e del lavoro, a fronte di una continua violazione da parte dell’azienda delle norme e leggi in vigore che riguardano i diritti,
nell’affermare il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno della loro vertenza
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto denunciato dalle Guardie Giurate e su quanto sta avvenendo nel suddetto Istituto.
Altresì chiediamo di sapere i motivi per i quali da tre mesi la proprietà non corrisponde gli stipendi e perché la medesima opera violando norme contrattuali, le leggi sulla sicurezza e prevenzione e delle libertà sindacali.
Chiediamo inoltre di sapere se corrisponde a verità che la proprietà ha intenzione di avviare i licenziamenti degli operatori iscritti al sindacato e se di questa situazione la Provincia di Firenze è stata interessata.
A fronte dell’appello rivolto dai lavoratori alle istituzioni e organi competenti chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze, unitamente al Comune di Calenzano e alla Regione Toscana è intenzionata ad intervenire per contrastare il clima di repressione, le violazioni di contratti e leggi ripristinando le libertà, il rispetto dei diritti e la legalità.
Infine chiediamo di sapere se su quanto denunciato dai lavoratori nei confronti dell'istituto Centrale Security Group, di Calenzano sono in atto interventi da parti di altri organi quali Prefettura e Ispettorato del Lavoro".