ALUNNI DISABILI, APPELLO DI "DELPHINO" IN DIFESA DEGLI INSERIMENTI SCOLASTICI
Ecco come firmare il documento a cui ha aderito anche il Consiglio provinciale di Firenze
Il Consiglio Provinciale di Firenze, approvando una mozione presentata da Rifondazione con emendamenti del Pd (il cui dispositivo ha ricevuto anche il consenso di Pdl e Lega), ha aderito all'appello promosso dall'Associazione 'Il DelpHino' che da anni, a partire dal territorio del Mugello, opera e si batte per la difesa dei diritti e per una reale integrazione degli alunni disabili nella scuola. Di seguito l'appello dell'associazione, al quale si può aderire scrivendo alla mail: ildelphino@libero.it
"Premesso che:
la scuola pubblica si configura come servizio essenziale per la vita di una comunità e il diritto allo studio per ogni cittadino è un diritto soggettivo che trova il suo fondamento nei comma 3 e 4 dell'art. 34 della Costituzione;
le leggi nazionali dell'ordinamento italiano, in particolare la L.517/77 e la L. 270/82 hanno rappresentato un caposaldo nel cammino dell'integrazione per i soggetti diversamente abili anche in ambito scolastico e che trova nella L.104/92, legge quadro sull' handicap, idonee e specifiche garanzie e tutele in materia di assistenza, integrazione e diritti delle persone portatrici di handicap;
in particolare, detta legge riporta che l'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
Verificato che:
il combinato disposto della c.d. Riforma Gelmini con i suoi decreti attuativi e le leggi finanziarie 2007 (L.296/06) e 2008 (L.244/07) hanno già comportato, di fatto, una riduzione generalizzata dell'assistenza scolastica relativamente agli insegnanti di sostegno ridefinendo i rapporti di assistenza ancorati ad una logica di razionalizzazione della spesa pubblica e abrogando precedenti normative di assegnazione di tali insegnanti in presenza di alunni con disabilità.
Vista:
la Legge 111 del 15.07.2011 «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria» (conversione del DL 98/2011) che al titolo 1, capo III, articolo 19 - Razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica – che al punto 11 definisce le nuove norme per l’assegnazione degli insegnanti di sostegno e recita: .
Con questa manovra correttiva vengono di fatto ulteriormente compromesse le capacità del sistema di integrare gli alunni disabili nella scuola pubblica e di garantire il loro diritto all’istruzione impedendo l'attuazione effettiva di percorsi didattici rispettosi dei diritti della persona e dei livelli di appropriatezza ed è di difficilissima attuazione dato il taglio generalizzato delle compresenze nelle scuole di base.
Inoltre il taglio dei trasferimenti a Regioni e Enti Locali come previsto da detta manovra sta producendo anche effetti pesanti sui servizi sociali, di assistenza scolastica e sul trasporto pubblico, compromettendo il già fragile equilibrio dei servizi al cittadino e impossibilitando i comuni ad intervenire in sostituzione del Ministero come accaduto negli ultimi anni.
Tenuto conto che:
la Corte Costituzionale, con sentenza n.80 del 22 febbraio 2010, ha dichiarato illegittima la definizione di un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno e l’esclusione -in presenza di studenti con disabilità grave- della possibilità di assumere insegnanti di sostegno in deroga.
Tale sentenza, in forza del principio delle “effettive esigenze rilevate”, ribadisce come gli alunni con disabilità grave abbiano diritto a maggiori risorse e che i genitori di ragazzi certificati in situazione di gravità possono chiedere ore in “deroga” qualora ritengano che le ore assegnate siano insufficienti ad affrontare i problemi didattici del figlio.
La Corte ricorda che il diritto di istruzione dei disabili è oggetto di specifica tutela da parte sia dell'ordinamento interno che internazionale e richiama la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (13 dicembre 2006) ratificata e resa esecutiva in Italia con L. 3 marzo 2009 n.18.
I CITTADINI FIRMATARI DI QUESTO APPELLO CHIEDONO CHE LE CONDIZIONI DI DISCRIMINAZIONE E DI DIFFICOLTA’ A CUI SONO SOTTOPOSTI OGGI GLI ALUNNI DISABILI INSERITI NELLA SCUOLA ITALIANA VENGANO RIMOSSE CON LEGGI RISPETTOSE DELLA DIGNITA’ E DEI BISOGNI DI QUESTE PERSONE.
I CITTADINI FIRMATARI DI QUESTO APPELLO DICHIARANO DI APPOGGIARE LA DIFFIDA NEI CONFRONTI DEL MIUR PROMOSSA DALL’ASSOCIAZIONE IL DELPHINO ONLUS E DALLE ISTITUZIONI LOCALI CHE CONDIVIDONO QUESTA ISTANZA".