CALENZANO, "LA STRAGE DEGLI STORNI VA FERMATA"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista chiedono alla Provincia di reprimere le pratiche illegali di esche avvelenate
Continuano a morire a centinaia gli storni nella zona di Calenzano. "Una strage inutile, crudele e dannosa alla fauna, all’ambiente e allo stesso territorio - spiegano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - Preoccupante è il fatto che ancora non sono state accertate le cause, individuati i responsabili e presi provvedimenti di tutela e di salvaguardia validi". Rifondazione Comunista invita l’Amministrazione Provinciale ad attivarsi per arrestare la strage degli uccelli, contrastare le violazioni normative in vigore "reprimendo tutte quelle pratiche illegali di disseminazioni di esche avvelenate per l’uccisione di animali". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"Continuano a morire a centinaia gli storni nella zona di Calenzano. Ovunque vengono ritrovate carcasse di questi uccelli (animali tra l’altro protetti dalla legge perché in via di estinzione) senza che vengano accertate le cause, individuati i responsabili e presi provvedimenti di tutela e di salvaguardia validi.
L’area maggiormente colpita da questa strage si trova attorno al casello autostradale di Calenzano, uno spaccato di territorio che gli storni hanno eletto a zona di nidificazione.
Certamente a uccidere gli storni non è stato il freddo pur eccezionale di questi giorni, perché lo storno è un animale molto resistente anche alle basse temperature. Finora nonostante le analisi condotte su alcune carcasse non è stato chiarito quali sia la causa di queste ripetute decimazioni.
Secondo alcuni ex cacciatori potrebbe trattarsi di utilizzo di esalazioni di zolfo da parte di alcuni operatori commerciali presenti in zona, infastiditi dallo sporco che le migliaia di uccelli provocano in zona.
Se quanto affermato corrispondesse a verità ci troveremmo di fronte ad una violazione delle normative in vigore e da una pratica crudele che deve essere contrastata e repressa senza alcuna esitazione.
In questo contesto appare determinante capire l’esito degli accertamenti attivati dalla polizia Provinciale e soprattutto che tipo di esami sono stati effettuati dall'istituto di zoo profilassi e se altri organi di controllo sono stati attivati.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel ritenere grave il fatto che a fronte di una strage degli storni di consistenti proporzioni nella zona di Calenzano si protragga da tempo e che detta pratica crudele, inutile e dannosa per gli animali, l’ambiente e l’intera comunità qualcuno possa agire indisturbato violando ogni tipo di norma e leggi e che a tutt’oggi non siano state individuati i responsabili e le sostanze che provocano l’enorme moria degli storni,
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sugli avvelenamenti e moria di stormi e sulle indagini effettuate.
Considerato che la Polizia provinciale svolge attività di polizia amministrativa e giudiziaria ai fini della prevenzione e repressione della pratica illegale di disseminazioni di esche avvelenate per l’uccisione di animale chiediamo di conoscere sulla strage degli storni gli interventi effettuati in osservanza alle proprie competenze, le indagine attivate, le risultanze delle medesime e i dati dei monitoraggi.
Altresì chiediamo di sapere che tipo di refertazione ha fatto sulle carcasse degli animali ritrovati l’istituto zoo profilattico, quali sono le cause che stanno decimando gli uccelli e se latri organi stanno effettuando indagini al fine di individuare i responsabili e contrastare senza alcun indugio questa pratica crudele.
Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze unitamente al Comune di Calenzano e alla Regione Toscana ha intenzione di attivare altre iniziative di tutela della specie e di contrasto ai danni degli animali".