PIANO INTERPROVINCIALE DEI RIFIUTI, IL PDL VOTA NO
Il gruppo di Palazzo Medici Riccardi: "Concezione vecchia ed emergenziale. Si mantengono potentati ed interessi"
Il gruppo provinciale del Pdl a Palazzo Medici Riccardi dice 'No' al piano interprovinciale dei rifiuti urbani e assimilati. I motivi, sottolineano i Consiglieri Provinciali insieme al Coordinatore Provinciale Nicola Nascosti, "sono antichi e nuovi. La storia dei gruppi del centrodestra fiorentino in Provincia è stata sempre lineare votando contro sia al Piano provinciale rifiuti del 2002 sia alle successive varianti".
Oggi, il gruppo Pdl ha confermato il voto contrario innanzitutto "perché il provvedimento non è emendabile". Si voterebbe, infatti, una sintesi “bloccata” (delibera di Adozione del Piano interprovinciale di gestione dei rifiuti di Ato Toscana Centro (Province di Firenze, Prato e Pistoia), relativa ai rifiuti urbani, ai rifiuti speciali anche pericolosi, ai rifiuti urbani biodegradabili (Rub), ai rifiuti di imballaggio e ai rifiuti contenenti Pcb, corredato del “Rapporto ambientale”, della “Sintesi non tecnica” e della “Relazione del garante della comunicazione”, ai sensi dell’art. 12 della L.R. 25/98 e s.m.i. e della L.R. 10/2010. Immediatamente eseguibile ) e non il Piano nella sua integrità e complessità.
Perché "la previsione impiantistica è ancora, nonostante anni e anni di approfondimenti, quella di 20 anni fa". Dunque una concezione "vecchia e emergenziale che non fa altro che fotografare miopie pianificatorie e carenze strutturali del nostro territorio".
Non si darebbe concretezza "alle alternative di gestione, anche con sistemi più moderni a partire da un impianto unico di area al posto dei quattro previsti (Selvapiana, Testi, Case Passerini e Montale) e non si inquadra realmente il ciclo dei rifiuti in un quadro di area vasta metropolitana. Vengono mantenuti tutti i potentati e gli interessi con i meccanismi di gestione attuali che lo stesso piano aveva intenzione di superare.”