UN NUOVO RUOLO PER LA COMET
Il Consiglio provinciale di Firenze approva lo statuto della Conferenza metropolitana
Un nuovo ruolo operativo per la Comet - Conferenza metropolitana, nata nel 1997 con l'adesione degli enti sottoscrittori il Patto di governo dell'area metropolitana fiorentina. Lo prevede il nuovo statuto dell'associazione, approvato dal Consiglio provinciale di Firenze dopo l'illustrazione dell'assessore Tiziano Lepri. La Comet, dopo alcuni di attività, ha risentito dei cambiamenti che si sono verificati nel tessuto istituzionale e politico ed ha di fatto cessato di operare fino a quando, a partire da un'assemblea del novembre 2010, gli enti asso associati hanno deciso di dare nuovo impulso e nuovi obiettivi. Viene condiviso un piano di lavoro per la ricerca di soluzioni possibili di gestione dell'area metropolitana fiorentina. La nuova mission dell'associazione è quella di essere strumento di ricerca ed elaborazione di modelli di governance per gestire l'area metropolitana, promuovere e accompagnare la realizzazione degli interventi previsti dal Patto per lo Sviluppo (sottoscritto nel maggio 2010 fra enti locali e forze economiche della provincia di Firenze) e attivare azioni di monitoraggio e verifica necessarie all'aggiornamento del Patto stesso.
L'adesione all'Associazione è riservata alle amministrazioni appartenenti al territorio dell'area metropolitana. Dunque possono aderire anche gli enti di Prato e Pistoia. Tutti i soci sono posti sullo stesso piano e con lo stesso peso di voto.
Il nuovo Statuto è stato esaminato nella Commissione Affari istituzionali, presieduta dalla consigliera Sara Biagiotti. Esame che non ha convinto il Pdl. Il consigliere Giuseppe Massai e Samuele Baldini, annunciando l'astensione, hanno lamentato il fatto che "a nostro avviso le opposizioni di fatto non possono essere presenti nel dibattito". La Lega Nord, con Marco Cordone, si è astenuta rilevando "che l'impostazione della Comet non ci convince". "Tutto ciò che aiuta la realizzazione della Città metropolitana è benvenuto", ha commentato invece il consigliere dell'Udc Federico Tondi, che è anche Presidente della Commissione Speciale Città metropolitana. Su questa linea Andrea Cantini, dell'Idv: "Tutto ciò che porta convergenza di istituzioni può portare a un allargamento con beneficio di tutti".
Silvia Melani (Pd) non condivide "i dubbi dei gruppi di minoranza: si tratta di costruire insieme il futuro assetto istituzionale".
La delibera illustrata da Lepri è stata votata favorevolmente da Pd, Idv e Sel. Si sono astenuti Pdl, Rifondazione comunista e Lega Nord.