MUGELLO, CALO' E VERDI: "PIANO RIFIUTI MESSO IN CRISI DAL PAGO DI FIRENZUOLA"
Rifondazione comunista plaude alla scelta del Consiglio comunale e attacca la Provincia di Firenze
Il Consiglio comunale di Firenzuola respinge l’ampliamento della discarica “Il Pago”, "una contrarietà motivata per problemi ambientali – per non svendere il territorio – logistici (una discarica così vicina al paese va chiusa) e sanitari". Per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi è "un bello smacco per il Pd e la sua traballante maggioranza in Provincia che recentemente ha scelto di smaltire i rifiuti bruciandoli negli inceneritori e conferendo le ceneri e scorie nelle discariche". "Inaccettabile - continuano i consiglieri - è il metodo adottato, dalla Giunta provinciale, di decidere a nome e per conto di un territorio e della sua comunità senza alcun coinvolgimento e consultazione". Rifondazione Comunista, nel condividere "tale decisione chiede alla Provincia di Firenze di riferire su quali conseguenze produrrà sul Piano Interprovinciale la scelta compiuta dall’amministrazione di Firenzuola e il venir meno della capacità di conferimento preventivata nella discarica Il Pago".
Presentata una domanda di attualità. Di seguito il testo.
"Nessun ampliamento per la discarica “Il Pago” lo afferma il Consiglio Comunale attraverso una mozione con la quale l’assemblea elettiva e l’Amministrazione di Firenzuola respingono quanto disposto dal nuovo Piano Interprovinciale dei Rifiuti recentemente adottato. L’indisponibilità ad accogliere l’ampliamento viene motivata per problemi ambientali – basta svendere il territorio – logistici – una discarica così vicina al paese va chiusa – e sanitari. Un bello smacco per il PD e la sua traballante maggioranza della Provincia di Firenze che hanno recentemente scelto di smaltire i rifiuti bruciandoli negli inceneritori e conferendo le ceneri e scorie nelle discariche. Una decisione questa destinata a riaprire i giochi sull’affaire dei rifiuti e che va nel segno di quanto più volte Rifondazione Comunista ha affermato circa la nocività ambientali e sanitarie che il duopolio inceneritori e discariche producono sui territori.
La discarica Il Pago di Firenzuola risulta tra gli impianti di conferimento previsti dal nuovo Piano Interprovinciale dei Rifiuti. Tale documento prevede addirittura per quel sito un ampliamento di volumetria di ben 900 mila metri cubi.
Questa almeno risulta essere la volontà espressa dalle tre giunte provinciali (Prato, Firenze e Pistoia) nella stesura del documento. Una decisione che, alla luce degli ultimi eventi, pare essere stata presa senza il consenso dell’amministrazione comunale interessata che solo pochi giorni fa ha espresso, con un atto di consiglio, la contrarietà a qualsiasi ipotesi di ampliamento della discarica.
La vicenda de Il Pago, da anni risulta essere al centro della discussione politica in ambito comunale e provinciale e fin dal 2006 il Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista in Provincia di Firenze aveva espresso un parere netto, in sintonia con i comitati del territorio, riguardo la necessità di chiudere quella discarica.
Nel luglio del 2006, in fase di adozione delle modifiche al Piano Provinciale dei Rifiuti, il gruppo di Rifondazione Comunista aveva denunciato con forza l’illegittimità e l’inopportunità della scelta compiuta dalla giunta provinciale di procedere ad un primo ampliamento della discarica per 700 mila metri cubi.
Un carico ambientale insostenibile per un territorio già colpito duramente dai lavori per le Grandi Opere, sul quale trovavano collocazione già numerose discariche di inerti. Una localizzazione priva di logica e raziocinio, destinata al conferimento di rifiuti provenienti per la maggior parte dall’area metropolitana e posizionata geograficamente nella zona più distante da Firenze, situata per di più sul fianco di una collina su di un terreno con il 20% di pendenza e con un torrente a valle.
Una scelta ai limiti della legalità e nettamente contraddittoria, visto che la Direzione Rifiuti della Provincia di Firenze, con un atto di qualche mese prima (gennaio 2006), aveva dichiarato quell’impianto non assimilabile alle normative vigenti sancendone la chiusura definitiva per il dicembre dello stesso anno (poi prorogata di 12 mesi).
In quell’occasione, con l’approvazione del Piano da parte della maggioranza in Provincia e con il beneplacito di un’amministrazione comunale più interessata a monetizzare l’uso del territorio che non alla salvaguardia dello stesso, Firenzuola e i suoi cittadini, in gran parte contrari all’opera, si ritrovarono di fatto con una nuova discarica localizzata esattamente a fianco di quella precedente e quindi con un nuovo pesante impatto ambientale e sanitario sul territorio.
Nel 2007 l’apposita Conferenza dei Servizi approvò il progetto della nuova discarica con evidenti lacune sul piano della presentazione della documentazione da parte del soggetto gestore (Hera) necessaria per l’avvio dei lavori ma rimandata alla fase di collaudo e di avviamento dell’impianto e lasciando irrisolta la questione della durata della discarica rispetto ai 4-5 anni dichiarati dall’allora Assessore all’ambiente della Provincia Nigi, o gli 8-10 anni previsti dal progetto.
Nel 2009 l’amministrazione comunale di Firenzuola autorizzò la società Hera e la Provincia di Firenze ad aumentare il conferimento di rifiuti alla discarica del Pago portandoli da 70.000 a 100.000 tonnellate/annue con nuove pesanti conseguenze sul versante ambientale e con un incremento del traffico dei mezzi pesanti tale da avere notevoli ripercussioni sulla viabilità e sulla vivibilità dei cittadini del luogo.
Nell’anno in corso si arriva, come detto in precedenza, alla decisone di inserire nel Piano Interprovinciale dei Rifiuti l’ampliamento ulteriore della discarica andando contro al volere della popolazione di Firenzuola e dell’amministrazione comunale, con una scelta pienamente non condivisibile, d’arbitrio e irrispettosa delle scelte compiute a livello territoriale.
Nella seduta dell’ultimo consiglio comunale di Firenzuola infatti è stato approvato all’unanimità un documento che (in linea con quanto espresso nell’attuale programma amministrativo che prevedeva la chiusura della discarica in oggetto) esprime un esplicito parere contrario a qualsiasi ipotesi di ampliamento dell’impianto.
Ciò premesso gli scriventi consiglieri provinciali:
-nel ribadire la loro netta contrarietà alle scelte compiute dall’amministrazione provinciale sul tema della gestione dei rifiuti e nel confermare che la mancanza di volontà politica di scegliere, e quindi di investire idoneamente, su riduzione, differenziazione, riuso e riciclaggio dei rifiuti in favore della strada incentrata su termovalorizzazione e discariche porta come conseguenza diretta la necessità di impianti di trattamento e di smaltimento dannosi per l’ambiente e per la salute dei cittadini;
-nel confermare il loro giudizio fermamente negativo sulle scelte compiute negli anni riguardo alla discarica de Il Pago a partire dal 2006;
- nel sottolineare la necessità, resa oggettiva dalla situazione ambientale e sanitaria, di arrivare alla chiusura di quella discarica e quindi di rivedere i contenuti del piano Interprovinciale dei Rifiuti;
-nel riconfermare la piena condivisione delle rivendicazioni dei cittadini di Firenzuola che da anni si battono per la chiusura della discarica Il Pago;
chiedono al Presidente della Giunta Provinciale e all’Assessore competente:
- se siano a conoscenza del documento approvato nella seduta dell’ultimo consiglio comunale di Firenzuola riguardo la contrarietà all’ampliamento della discarica;
-di riferire su quali modalità siano state adottate per la stesura del Piano Interprovinciale dei Rifiuti e se sia stato compiuto un percorso di confronto e di concertazione con gli Enti Locali interessati alla localizzazione degli impianti . Nello specifico, se ci sia stata un’interlocuzione con l’amministrazione comunale di Firenzuola riguardo al previsto ampliamento della discarica Il Pago, e in tal caso di riferire sugli esiti della stessa, e su come si sia potuti arrivare ad una rottura così forte;
-di riferire su quali conseguenze produrrà sul Piano Interprovinciale la scelta compiuta dall’amministrazione di Firenzuola e il venir meno della capacità di conferimento preventivata nella discarica Il Pago".