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EDUCATORI "DI VITTORIO" E "AGORA'". RIFONDAZIONE: "CHIAREZZA SUGLI APPALTI"
I consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi: "Eliminare la precarietà contrattuale"

Presidio delle educatrici ed educatori dipendenti dalle cooperative Di Vittorio e Agorà che svolgono il servizio di assistenza educativa scolastica e domiciliare in appalto dal Comune Firenze: i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, rilevano che "chiedono chiarezza sul sistema degli appalti e continuità lavorativa per il personale educativo, eliminare il ricatto e la precarietà contrattuale con la sospensione dello stipendio nei mesi estivi". Sulla vicenda Calò e Verdi hanno presentato una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Le 300 educatrici ed educatori in appalto del Comune di Firenze e dipendenti delle cooperative Dì Vittorio e L'Agorà, che svolgono il servizio di assistenza educativa scolastica e domiciliare, hanno indetto oggi un presidio per accendere l’attenzione sulla propria condizione di precarietà e sulla scadenza del rinnovo degli appalti, per il sistema scolastico comunale fiorentino.
I lavoratori chiedono che sia fatta chiarezza sul sistema degli appalti e che sia garantita la continuità lavorativa nel momento del rinnovo, nonché siano equiparati i diritti e le condizioni salariali e di lavoro tra gli operatori, eliminando la sospensione del contratto nei mesi estivi. Di fatto i lavoratori vengono licenziati nel periodo estivo.
Rifondazione Comunista chiede che ci sia un impegno delle Istituzioni, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze, affinché vengano stabilite clausole contrattuali dei capitolati di appalto degli enti pubblici che equiparino i salari e i9 diritti, uscendo dalla precarietà e dal ricatto del posto di lavoro.
Nella fattispecie, dei lavoratori del sistema educativo e degli asili, venga abolita l’usanza di licenziare i lavoratori nel periodo estivo e che invece venga invece favorito l’uso di questi lavoratori in un sistema di attività educative e ricreative nei mesi estivi, a vantaggio delle famiglie e dei lavoratori in genere sempre più in difficoltà economica a trovare soluzioni individuali o privatistiche per i figli nei periodi di chiusura scolastica.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista chiedono al Presidente della provincia di Firenze e all'Assessore competente di riferire:
se prima della scadenza degli appalti del sistema educativo del Comune di Firenze sia prevista dalla Provincia per quanto di propria competenza un tavolo in cui si chiede a tutti gli Enti Locali tra cui il Comune di Firenze e Regione Toscana, di rivedere uniformare le clausole contrattuali dei capitolati individuando responsabilità precise e assumendosi in proprio come stazioni appaltanti la tutela dei diritti dei lavoratori e inserendo tra le responsabilità la garanzia dei salari e dei diritti dei lavoratori.
Impegnandosi inoltre a eliminare l’interruzione dei periodi lavorativi in corrispondenza di mesi estivi, promuovendo anche l’uso di questi lavoratori in attività educative e ricreative nei suddetti mesi estivi".

27/02/2012 15.04
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze