FOIBE, VIAGGIO DELLA MEMORIA DA FIRENZE A BASOVIZZA
Il Consiglio provinciale approva una mozione e l'assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Fede annuncia un'importante novità
Da due mozioni, l'una del Pdl e l'altra del Pd, è nato infine un unico documento sulla tragedia delle Foibe, a sottolineare un clima più condiviso di memoria storica. Il Consiglio provinciale di Firenze, dunque, "rende omaggio al sacrifico di migliaia di italiani infoibati e ai più di 350 mila esuli, rinnovando la memoria di questa tragedia nazionale in segno di pietà per i caduti e di condanna per le azioni criminali che hanno determinato un tale eccidio", ribadendo "oggi più di sempre l'importanza per la storia patria e per l'identità nazionale". Si esprime "piena solidarietà alle istituzioni comunali di Trieste e a tutte le associazioni di riferimento degli esuli e loro familiari istriani, giuliani e dalmati". L'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi ha impegnato la Giunta "a proseguire nell'organizzazione e promozione di iniziative, anche con la partecipazione attiva delle scuole, al fine di diffondere la conoscenza dei tragici eventi e di conservare la memoria di quelle vicende". A questo riguardo l'assessore alla Pubblica istruzione Giovanni Di Fede ha annunciato che il percorso dei 'Viaggi della memoria' si aggiunge quest'anno, dal 26 al 28 aprile, una visita dell'Istituto Galilei alla foiba di Basovizza, organizzata in collaborazione con l'associazione Rusich e il Quartiere 4 di Firenze.
Contro il documento, approvato da Pd, Idv, Udc, Gruppo Misto e Lega hanno votato i consiglieri di Rifondazione comunista ("riconosciamo le vittime delle foibe, ma vorremmo vedere alcuni partecipare con più convinzione al 25 aprile o alla memoria degli zingari uccisi nei lager"). Astenuto il consigliere Pd Adamo Azzarello.
Franco Pestelli (Pd) ha svolto una disamina degli eventi, sostenendo che l'approccio storico e una visione riconosciuta di democrazia conducono a una condivisione più profonda della memoria.
Per Erica Franchi "il percorso è solo iniziato. E' una riconciliazione tra italiani". Per Samuele Baldini (Gruppo Misto) non bisogna piegare le date a interessi di parte, "talvolta si offende senza sapere".