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PROVINCIA FIRENZE. GIOCO D'AZZARDO, "OCCHIO AI GIOVANISSIMI"
Le consigliere del Pd Sara Biagiotti e Alessandra Fiorentini invitano alla promozione capillare di una campagna di prevenzione nelle scuole. "Una vera e propria patologia, una 'tossicodipendenza' da slot machine"

Anticorpi fin dai banchi di scuola contro il gioco d'azzardo. Le consigliere provinciali del Pd Sara Biagiotti e Alessandra Fiorentini, di fronte all’allarme lanciato dall’associazione Libera, secondo la quale l'Italia è al primo posto nella graduatoria europea e al terzo in quella mondiale per il gioco d’azzardo, ribadiscono la necessità di maggiore informazione e controllo sul territorio e nelle scuole, anche attraverso piani formativi indirizzati a prendere coscienza del fenomeno largamente diffuso nel nostro Paese.
I dati, dicono le consigliere, "sono allucinanti": un giro d'affari da 76 miliardi di euro l'anno, oltre ai 10 miliardi di euro che alimentano l'industria del racket e dell'usura, circa 31 milioni di giocatori, di cui un milione e mezzo quelli compulsivi, ossessionato dal bruciare denaro in scommesse di ogni genere, slot machine, videopoker, sfide online; tra questi il 20 per cento sono donne e metà di loro chiede aiuto a Sert e psicoterapeuti".
Anche il popolo dei giovanissimi cresce, attratti dalla rete "dove puntare è sempre più facile e sempre più fonte di guadagno con i suoi oltre 4 miliardi di euro racimolati nel 2011".
Sconcerta che il gioco d’azzardo compulsivo, riconosciuto anche dall’Organizzazione mondiale della Sanità come una patologia, spesso non sia inserito nei Lea, i livelli essenziali di assistenza, visto che oggi si stima che circa la metà di quel milione e mezzo di giocatori compulsivi (tra 700 e 800mila) si rivolga in cerca d'aiuto a Sert, ospedali che hanno allestito ambulatori ad hoc, associazioni e psicoterapeuti.
Sul tema le consigliere hanno presentato un'interrogazione in Provincia di Firenze.

01/03/2012 10.55
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze