È SILVIA GIANNONI LA VINCITRICE DEL CONCORSO “ARTEMISIA GENTILESCHI”
L'8 marzo ha premiato la creatività al femminile con l'inaugurazione dell’esposizione personale della giovane artista scelta tra le 70 partecipanti alla competizione promossa dalla Provincia di Firenze
Quest’anno la Provincia di Firenze ha festeggiato la Giornata Internazionale della Donna con un evento speciale, la premiazione del '''Concorso d'arte Artemisia Gentileschi''' nonché l’inaugurazione della mostra, visitabile dall’8 al 18 marzo 2012, con le opere dell’artista vincitrice: '''Silvia Giannoni'''.
'''La competizione''', presentata in occasione dell'8 marzo 2011, è stata pensata e voluta dal Presidente Andrea Barducci per affrontare l'emergenza della discriminazione di genere e per dare una scossa di contemporaneità a Firenze e al suo territorio. Al concorso, rivolto alle giovani artiste di età compresa tra i 18 e i 40 anni residenti a Firenze e provincia, hanno partecipato ben 70 opere tra le quali è stata scelta “'''Emergenze Femminili'''”, un altorilievo dell’artista fiorentina Silvia Giannoni composto da sette pannelli disposti a croce, dove sette volti stilizzati di donna sono modulati dalla cartapesta.
'''L’opera vincitrice''' è stata selezionata dalla Giuria per l’alta qualità tecnica e la totale corrispondenza ai criteri indicati dal concorso, mostrando una donna forte, ma senza retorica e aggressività. Il pensiero sull’attualità – si legge nella motivazione - è articolato e declinato in coerenza con una realtà culturale complessa. Allo stesso tempo, l’opera è carica di riferimenti all’arte del passato e della contemporaneità, da Nicolò dell’Arca a Bill Viola. Formalmente si distingue per l’eleganza rarefatta ed evocativa, che non teme l’inserimento di vocaboli più contaminati e provocatori: ne scaturisce un discorso sulla condizione femminile non urlato, ma affermato con una sua riservata e meditata autorevolezza. Nell’allestimento “Emergenze Femminili” è accompagnata dalla lettura di poesie di Alda Merini, Silvia Plath e Anne Sexton lette dall’artista.
L’opera è concepita come incompiuta, in continuo divenire, un racconto aperto a nuove storie di donne mediante la realizzazione di altri pannelli. Per questo gli spettatori sono invitati a scrivere un suggerimento per un nuovo pannello attraverso post-it sui quali indicare nome e indirizzo mail, per rimanere aggiornati sull’evoluzione del progetto.
Il premio per la migliore opera consisteva proprio nella possibilità di allestire un’esposizione a Palazzo Medici Riccardi, dall’8 al 18 marzo 2012, con un rimborso spese per l’organizzazione.
Eccezionalmente la Giura ha chiesto che in mostra fossero esposte anche le '''cinque opere seconde classificate ad ex aequo''', data l’interessante personalità artistica e la notevole qualità d’invenzione ed esecuzione di ognuna: “Adalgisa” di Chiara De Marco, “L’Ascolto” di Anna Skoromnaya, “1599” di Maria J. Ybanez Worboys, “Iside” di Maria Francesca Leonetti, “Artemisia en rose“ di Valentina Colella.
Oltre alle opere selezionate attraverso il concorso, in mostra è possibile ammirare 15 opere di Silvia Giannoni: dipinti, idee, oggetti di design e progetti. L’artista, anche architetto e designer, unisce nelle sue creazioni originalità e praticità con il fil rouge del riuso e riciclo dei materiali. Un occhio al rispetto dell’ambiente e uno sguardo diretto alla modernità, Silvia Giannoni trova ispirazione artistica nel far rivivere oggetti destinati allo smaltimento, dando loro una nuova forma, una nuova vita.
Nel miscelare materiali diversi in maniera inusuale le idee assumono una morfologia del tutto originale, persino nella loro semplicità. È così che vecchie rocchette per i tessuti recuperate da scarti industriali diventano lampade e abat jour moderne grazie ad un lavoro di metallizzazione ad alto vuoto e una vecchia camicia cementificata si trasforma in un quadro.
Alla proclamazione della vincitrice del concorso hanno partecipato l’Assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Firenze, '''Sonia Spacchini''', insieme alla Presidente della Giuria del concorso e Assessore alla Cultura della Provincia '''Carla Fracci''' e alle tre giurate: '''Cristina Acidini''', Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze; '''Giuliana Videtta''', Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze e '''Laura Lombardi''', docente di Fenomenologia delle arti contemporanee all’Accademia di Brera.
Ad ispirare l’iniziativa la figura di '''Artemisia Gentileschi''', simbolo dello stretto rapporto tra arte e femminilità. Unica tra le donne del suo tempo ad “esercitare l’arte della pittura” nella turbolenta Roma del diciassettesimo secolo, superò violenze fisiche e aggressioni morali lottando per il proprio onore di donna e artista. A lei è dedicato l’intero progetto oltre alla campagna di comunicazione Arte: singolare, femminile che in tre semplici parole ha sintetizzato l’idea base del concorso. La grafica raffigura l’immagine del bellissimo Autoritratto come allegoria della pittura, un olio su tela realizzato tra il 1638 e il 1639 dalla Gentileschi, conservato al Kensington Palace di Londra.