PRIMARIE, BARDUCCI: “STRUMENTO DEMOCRATICO MA SOLO SE USATO CON COGNIZIONE E RIGORE”
Il Presidente della Provincia di Firenze torna sul dibattito all’interno del Pd dopo il “caos” di Palermo e rilancia l’idea dell’albo degli elettori
“Il caos generato dalle primarie di Palermo ci obbliga ancora con più urgenza a riflettere su che tipo di primarie vogliamo all’interno del Partito Democratico”. Così Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze, in merito al sospetto di voto inquinato che ha portato alla vittoria palermitana di Fabrizio Ferrandelli.
“Repetita iuvant, dice la locuzione latina. Ecco, io preferirei che i candidati del Pd fossero scelti da elettori che non si vergognano di dichiararsi in sintonia con il Partito Democratico o con il Centrosinistra, e che possono tranquillamente sottoscrivere l’adesione all’albo delle primarie, come giustamente ha detto anche il Presidente della Regione Enrico Rossi”, continua Barducci.
“Una domanda su tutte non è più rimandabile: il problema dell’inquinamento del voto alle primarie, esiste o no? Il Partito deve essere chiaro ed indicare rigorosamente quali sono i criteri di scelta dei candidati. Perché non possiamo prestare il fianco a chi inquina il Pd, a chi utilizza il Partito come trampolino di lancio personale per fare carriera politica. È un dovere morale che abbiamo nei confronti dei tanti militanti e volontari che con partecipazione sincera intervengono democraticamente alle primarie”.