ITALO? "NON METTA A RISCHIO I PENDOLARI DEL VALDARNO"
Le preoccupazioni dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Calò e Verdi per il nuovo treno ad alta velocità
'Italo', il treno ad alta velocità di Luca Montezemolo e Diego Della Valle "mette a rischio le linee dei pendolari per la mancanza di capacità della linea ferroviaria di servire entrambe le funzioni". Rifondazione Comunista, con i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, chiede "sia reso pubblico l'esito dello studio di fattibilità sulla tratta Firenze-Figline che avrebbe dovuto essere fatto da parte di Rfi, per verificare l'incremento delle capacità ferroviarie della tratta e del mantenimento dei treni regionali esistenti". "Impediamo la deviazione dei treni dei pendolari dalla Direttissima alla linea lenta aretina - continuano Calò e Verdi - rispettando il diritto alla mobilità sui tempi di percorrenza dei pendolari che corrispondono ad un reale e immediato peggioramento della qualità della vita dei lavoratori". Presentata una domanda d'attualità in Consiglio provinciale. Di seguito il testo.
"In arrivo dopo Pasqua 5 treni 'Italo', il treno ad alta velocità di Luca Montezemolo e Diego Della Valle, azionisti di riferimento di NTV, Nuovo Trasporto Viaggiatori Spa.
Grande è la preoccupazione dei pendolari del Valdarno che vedano messo a rischio anche il già poco efficiente servizio ferroviario, sulla linea Firenze-Valdarno-Arezzo a causa del possibile intasamento e saturazione per l’ingresso in servizio dei nuovi treni superveloci.
Oltre ai 5 treni superveloci dall’inizio dell’anno prossimi entrerà in servizio altri 20, equivalenti a 40 viaggi fra andata e ritorno, da Firenze verso Roma e viceversa. Si andranno ad aggiungere al Frecciarossa di Trenitalia, così da rendere più che mai intasato l'uso della linea Direttissima e assai difficile l’uso da parte dei treni dei pendolari del Valdarno e di Arezzo aumentando i già gravi ritardi nelle ore di punta per varie migliaia di lavoratori e studenti.
Il portavoce del comitato Pendolari del Valdarno Direttissima ricorda : "Nel luglio 2010 l'assessore regionale ai trasporti Ceccobao scrisse all'allora ministro alle infrastrutture Matteoli per chiedere garanzie e certezze, perchè non ci fossero disagi e ritardi per i pendolari toscani e danni al trasporto regionale all'arrivo dell'Alta Velocità di Montezemolo-Della Valle. Adesso che cominciano ad arrivare i nuovi treni di NTV la Regione deve dare garanzie concrete contro i possibili disagi e ritardi dei treni dei pendolari nell'uso della linea Direttissima".
Per ottenere le dovute garanzie il gruppo di Rifondazione Comunista, da sempre sensibile e in prima linea per la garanzia dei diritti dei pendolari per i quali l’allungamento dei tempi di percorrenza e l’incertezza del servizio corrispondono ad un reale peggioramento della qualità della vita, si associano alle richieste del Comitato Pendolari del Valdarno Direttissima
Nel chiedere alla Provincia di Firenze e alla Regione Toscana la pubblicazione dell'esito dello studio di fattibilità, da parte di RFI, sulla linea Firenze-Roma, nella tratta Firenze Rovezzano-Figline Valdarno, per verificare se la capacità della linea ferroviaria è tale da sopportare nuovi treni veloci senza conseguenze sul trasporto regionale.
Lo studio di fattibilità, ricorda il portavoce dei pendolari, “…è previsto dall'integrazione all'intesa quadro fra Governo e Regione Toscana sulle infrastrutture del 17 giugno 2011, con il finanziamento di 1 milione di euro. "
Con l’entrata in servizio dei treni di Montezemolo-Della Valle (NTV ) la verifica dell'incremento dei treni sulla Direttissima fra Figline e Firenze diventa essenziale, per evitare il rischio della deviazione dei treni dei pendolari dalla Direttissima alla linea lenta aretina, passante per Pontassieve, fatto che in maniera occasionale è già stato riscontrato nelle ultime settimane.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la piena adesione alle rivendicazioni e alle denuncie dei pendolari del comitato Pendolari del Valdarno Direttissima Fiorentino/aretino e unendosi alla preoccupazione per l’ingresso in servizio dei nuovi treni NTV di passaggio sulla tratta in questione chiedono al Presidente del Consiglio Provinciale e all’Assessore competente di richiedere a RFI se è stato svolto il previsto studio di fattibilità, ricorda previsto dall'integrazione all'intesa quadro fra Governo e Regione Toscana sulle infrastrutture del 17 giugno 2011. Se e quali sono gli esiti emersi del suddetto studio svolto sulla linea Firenze-Roma, nella tratta Firenze Rovezzano-Figline Valdarno, allo scopo di verificare le capacità ferroviarie della tratta e la possibilità del mantenimento dei treni regionali esistenti.
Inoltre chiediamo se la Provincia di Firenze è interessata a farsi interprete della necessità di stabilire un tavolo di confronto concreto la stessa Provincia, la Regione Toscana, le Amministrazioni Locali interessate, le rappresentanze dei pendolari, per individuare misure e interventi per affrontare i problemi che si stanno evidenziando con il sovraccarico delle linee del trasporto ferroviario".