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CALVIN KLEIN, "MANTENERE ALTA L'ATTENZIONE DELLE ISTITUZIONI"
Intervengono i consiglieri di Rifondazione comunista in Provincia di Firenze

Vertenza 'Calvin Klein', stabilimento Sesto Fiorentino. Dopo gli scioperi, manifestazioni e presidi per contrastarne dismissione, delocalizzazione e licenziamenti di massa, martedì 13 marzo si terrà presso la sede fiorentina di Confindustria l’incontro tra le parti sociali. Le organizzazioni sindacali sospendono lo sciopero e attivano una verifica su come la Warnako Italia intenda gestire questa vertenza in termini di investimenti e di riqualificazione del personale. i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, nell’esprimere la piena solidarietà e sostegno alla vertenza, chiedono alla Provincia di Firenze di attivarsi per tutelare i lavoratori e "contrastare il pesante piano di dismissione e attacco occupazionale. Va mantenuto alto il livello di attenzione e di iniziativa istituzionale". Presentata una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.


"Vertenza Calvin Klein, dopo una settimana di scioperi, presidi e manifestazioni da parte dei lavoratori per contrastare la dismissione del sito di Sesto Fiorentino, la conseguente delocalizzazione delle attività produttive negli States e a Londra e soprattutto il pesante piano di licenziamenti previsti - 150 lavoratori - da realizzarsi entro il 2013, arriva la notizia che Martedì 13 marzo si terrà in sede di Confindustria Firenze l’incontro tra le parti sociali. Sembra che “….la proprietà (la Warnako di New York) abbia dato una disponibilità di massima sull'attivazione di ammortizzatori sociali, mentre sulla dismissione del Polo Calvin Klein di via Lucchese, però, sembra non esserci nessun margine di trattativa…”. Le organizzazioni sindacali hanno sospeso lo sciopero per verificare in sede Confindustria”…in che modo la Warnako Italia intende gestire questa vertenza in termini di investimenti e di riqualificazione del personale…”
Dunque nessuna intesa, ma solo un segnale di disponibilità che le organizzazioni sindacali hanno colto, non abbassando il grado di attenzione e mobilitazione nei confronti di una multinazionale che ha dei precedenti pessimi proprio sul piano della responsabilità sociale, come non ricordare le pesanti mobilità aperte dalla Warnaco quando nel 2009 130 lavoratori vennero licenziati per la delocalizzazione dei magazzini da Barberino del Mugello all’Olanda. Anche in questo caso i licenziamenti di massa trovano solo motivazioni di mercato e di massimizzazione dei profitti, la multinazionale americana sceglie senza alcuna esitazione di giocare il proprio interesse di marketing solo sulla pelle dei lavoratori
Dunque grande attesa per l’incontro del 13 marzo un tavolo strategico dove avverrà il confronto tra sindacati, la rsu dello stabilimento, Confindustria e il rappresentante Warnaco in attesa di capire cosa stia accadendo in sede istituzionale".

12/03/2012 11.46
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze