EASY GREEN, RIFONDAZIONE: "CHIARIRE PROSPETTIVE E FUTURO"
I consiglieri provinciali Calò e Verdi sul tavolo di confronto
Vertenza Easy Green: dopo l’insolvenza della cordata di imprese nel rilevare le quote stabilite dal curatore fallimentare per l’acquisizione dell’ex stabilimento Isi e la decadenza dall’aggiudicazione, si apre un nuovo tavolo interistituzionale. Lunedì 12 marzo incontro della Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci con Easy Green, il Tribunale, sindacati e Rsu. Per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi la proprietà e le istituzioni "devono chiarire qual è la prospettiva e il futuro, perché non sarebbe accettabile giocare nuovamente sulla pelle dei lavoratori. A maggio scadrà la cassa integrazione straordinaria e il suo rinnovo per ulteriori sei mesi è legato alla ripresa dell'attività produttiva". Presentata una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.
"Vertenza Easy Green: dopo le drammatiche notizie in merito al mancato pagamento, da parte della cordata che fa capo ad Easy Green, delle quote stabilite dal curatore fallimentare per acquisire l’ex stabilimento ISI e sul fatto che per tale insolvenza il giudice fallimentare ha dichiarato la decadenza dall’aggiudicazione rimettendo così in discussione tutto il percorso fino ad ora fatto dalla dura vertenza sindacale, apprendiamo che Lunedì 12 marzo è stato convocato il tavolo interistituzionale.
Un appuntamento importante e strategico per l’intera vertenza, si tratta di un incontro tra Easy Green, le istituzioni ( Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci) e il tribunale e, a seguire, una riunione con i sindacati e la RSU.
Il primo argomento in discussione saranno i famosi “…11 milioni e 340mila euro. Cioè la somma necessaria per acquistare azienda e capannone che non sono stati versati…” . Da giorni i lavoratori sono in attesa di capire se sia giuridicamente possibile dopo una revoca decisa con provvedimento del giudice, tornare in possesso del bene pagando il dovuto senza una nuova asta giudiziaria.
Si tratta anche in questo caso di una corsa contro il tempo poiché a maggio scadrà la cassa integrazione straordinaria e il suo rinnovo per ulteriori sei mesi è legato alla ripresa dell'attività produttiva.
Intanto tra indignazione e rabbia nello stabilimento si respira tutta la precarietà del caso, dopo anni di lotte e di prese in giro da parte delle imprese, cordate e società di turno. Una situazione diventata insostenibile e inaccettabile da chi pensava di essere arrivati ad un punto di svolta. Alla luce dei fatti il bilancio è solo negativo: nessun piano industriale, nessuna ripartenza e ancora tutti fuori con gli ammortizzatori sociali in scadenza.
Resta tutto da chiarire anche il comportamento assunto dalla filiera istituzionale che aveva sempre rassicurato tutti che l’operazione sarebbe andata in porto data la credibilità e le motivazioni delle imprese e cordate, ma così non è. Proprietà e istituzioni devono chiarire qual è la prospettiva e il futuro perché non sarebbe accettabile giocare nuovamente sulla pelle dei lavoratori.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
a fronte di quanto accaduto in giudicato fallimentare sulla insolvenza della cordata di Easy Green per acquisire l’ex stabilimento ISI che stante l’attuale situazione pregiudicherebbe tutti gli impegni assunti dalla proprietà in materia di ripartenza delle attività, piano industriale, rinternalizzazione di tutti i lavoratori mettendo a serio rischio il futuro degli stessi,
a fronte della decisione assunta dal tribunale di dichiarare la decadenza dall’aggiudicazione
in relazione al fatto che a maggio scadrà la cassa integrazione straordinaria di cui il suo rinnovo per ulteriori sei mesi è legato alla ripresa dell'attività produttiva
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sugli esiti degli incontri che il tavolo interistituzionale avrà Lunedì 12 marzo con Easy Green, il Tribunale, le organizzazioni sindacali e la RSU. Altresì chiediamo di sapere lo stato di applicazione di tutti i punti sottoscritti tra le parti in materia di lavoro, occupazione e strumenti di sostegno e tutela. Infine chiediamo di sapere quali sono le ulteriori iniziative che le Amministrazioni Locali - Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci – intendono attivare per concludere positivamente la vertenza che vede i lavoratori da oltre 7 anni vivere in una situazione di insostenibile precarietà occupazionale e salariale".