"TPL TAGLIA... I POSTI DI LAVORO". RIFONDAZIONE INSORGE
Calò e Verdi in Palazzo Medici Riccardi: "Finisca questo gioco al massacro. La Provincia chieda il congelamento delle dotazioni organiche fino alla definizione del bando per la gara regionale"
Le direzioni di Ataf, Lazzi, Autolinee Toscane, Sita, "stanno comunicando gli esuberi per effetto dei tagli alle corse e ai servizi. Un gioco al massacro sulla pelle dei lavoratori": lo sostengono i consiglieri provinciali di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi, che in una domanda d'attualità rivolta alla Provincia di Firenze, ritengono "inaccettabile che le aziende intraprendano azioni unilaterali di riduzione del personale: la Provincia di Firenze chieda il congelamento delle dotazioni organiche fino alla definizione del bando per la gara regionale". Di seguito il testo del documento.
"Lanciano l’allarme dalla Segreteria FILT-CGIL interviene sulla questione occupazionale nel settore dei trasporti denunciando le gravi ripercussioni dei tagli in corso che rischiano di compromettere le modalità di definizione della gara unica Regionale.
Il gruppo Provinciale di Rifondazione Comunista si unisce alla denuncia fatta dal sindacato dei trasporti per …”lo stato della situazione attuale, poiché risulta inaccettabile che nelle aziende si proceda a dichiarare esuberi prima ancora di entrare nel merito degli effetti della gara sul lotto unico…”.
Da oltre due settimane le direzioni di ATAF, LAZZI, AUTOLINEE TOSCANE, SITA, stanno comunicando gli esuberi per effetto dei tagli alle corse e ai servizi, una modalità scorretta, autoritaria e pretestuosa poiché interviene prima della definizione degli indirizzi del bando per la gara regionale e della prevista riforma del sistema di gestione del TPL.
Alle proteste dei pendolari, e di numerosi amministratori comunali, si aggiunge la questione dei lavoratori del settore messi a serio rischio e pericolo dalle operazioni di contenimento dei servizi, linee, tratte, fermate e chilometri di percorrenza. L’appello della Filt-CGIL si rivolge agli attori politico-istituzionali e alle aziende affinchè si scongiuri quello che potrebbe configurarsi come un disastro sociale senza precedenti.
In una situazione in cui non sono chiari gli indirizzi e le modalità di gestione delle risorse, in una fase caratterizzata dal confronto tra Regione e Provincia sul versante del Piano dei Trasporti e conseguentemente aperta ancora a scenari non definiti riguardo all’entità effettiva dei chilometri complessivi che verranno messi a gara, riteniamo inaccettabile che le aziende intraprendano azioni unilaterali di riduzione delle dotazioni organiche annunciando già le liste degli esuberi.
Consapevoli che la partita sul diritto alla mobilità e al lavoro debba essere giocata, facendo massa critica, impegnando congiuntamente tutte le Istituzioni locali, sindacati, lavoratori chiediamo un quadro attuale della situazione degli organici e delle linee o corse tagliate nelle singole aziende sul territorio della Provincia di Firenze e chiederemo che venga fatto un analogo screening sull’intero territorio della Regione Toscana prima della gara Regionale.
Per quanto dichiarato in narrativa gli scriventi Consiglieri Provinciali chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire dettagliatamente in merito all’applicazione dell’ulteriore taglio del 5% che andrà in vigore dalla metà di Marzo e in particolare chiediamo una ricognizione puntuale delle realtà aziendali del servizio di trasporto pubblico locale su gomma, relative agli attuali organici suddivisi per competenze ( amministrativi, autisti, personale addetto all’assistenza e controllo, ecc) con i contratti di servizio sottoscritti delle Società ATAF, LAZZI, AUTOLINEE TOSCANE, SITA, in relazione al servizio affidatogli sulla Provincia di Firenze.
Inoltre chiediamo di sapere quali iniziative ha avviato la Provincia di Firenze per quanto di sua competenza, a tutela dei lavoratori impiegati nello svolgimento dei servizi di trasporto pubblico locale in attesa della gara unica dei servizi regionali e se non si ritenga opportuno assumere posizione chiara e netta, nei confronti delle aziende, sul congelamento degli organici fino alla definizione del bando di gara".