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SCADE CIG MANGANI, "COSA SI INTENDE FARE PER I LAVORATORI?"
I consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi chiedono informazioni alla Provincia di Firenze

Scade la cassa integrazione straordinaria per i 32 lavoratori delle “Ceramiche d'arte Mangani Srl” di Calenzano. I consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, nel ribadire la piena solidarietà ai lavoratori, chiedono di conoscere "gli sviluppi che prende questa drammatica crisi aziendale in materia di lavoro, occupazione, salari e strumenti di tutela e sostegno". La proprietà "ha onorato agli impegni assunti al tavolo procedurale? Le Istituzioni – Provincia di Firenze, Regione Toscana, Comune di Calenzano – cosa hanno fatto e intendono fare per salvaguardare il futuro dei lavoratori della Mangani?". I quesiti sono posti con una domanda di attualità presentata in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.

"Scade la cassa integrazione straordinaria per i 32 lavoratori delle “Ceramiche d'arte Mangani Srl” di Calenzano, la nota azienda della piana che produce artigianalmente oggetti di arredamento in ceramica.
Per affrontare l’epilogo di questa ennesima crisi aziendale fu aperto un tavolo di crisi presso la Provincia di Firenze – alla presenza della RSU, della Filtcmem Cgil, proprietà, Comune di Calenzano, Regione Toscana - nel quale la proprietà annunciò di lavorare a tutti gli aspetti tecnici delle questioni legate al personale rendendosi allora disponibile ad usare ciò che la legge ha stabilito in materia di sostegno.
La vertenza delle“Ceramiche d'arte Mangani Srl” è caratterizzata da una crisi complessa dovuta dagli andamenti del mercato e ad una conseguente diminuzione delle commesse, crisi che purtroppo si consolidò e a causa di un’assenza di una strategia di rilancio e di riposizionamento nel marketing portò lo stabilimento ad esaurire tutti gli ordinativi determinando così un pericoloso processo di precarizzazione occupazionale e salariale.
Al precedente tavolo istituzionale fu messo a fuoco la situazione della proprietà “….o l'aziende trova nuovi sbocchi di mercato o persegue la strada della liquidazione controllata e in questo caso potrebbero scattare gli ammortizzatori sociali per i dipendenti. Ma per far questo occorre che il nodo venisse sciolto entro poche settimane, ovvero prima della scadenza della CIGS al fine di provvedere all'apertura della procedura di mobilità assistita. Nel frattempo l'azienda chiese di poter concludere la produzione prevista dagli ultimi ordinativi utilizzando la cassa integrazione a zero ore…”. Ora che il tempo si è inesorabilmente consumato e che la CGIS è arrivata a termine “…le prospettive di rilancio sono ridotte al lumicino e l'unico appiglio, anche in questo caso, sembra quello degli ammortizzatori sociali…”
Si tratta dunque di conoscere che futuro si prospetta per i 32 lavoratori verificando l’azione svolta dalle istituzioni – Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci – e il grado di responsabilità sociale della proprietà se è stata capace di rideterminare una strategia di rilancio e riposizionamento sui mercati oppure se abdica scegliendo la modalità classica di molte imprese consistente nel far pagare solo questa crisi ai lavoratori.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista essendo già intervenuti sulla vertenza e nel ribadire solidarietà ai lavoratori della Mangani di Calenzano, a fronte della scadenza delle 32 CIGS chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sugli ulteriori sviluppi in materia di lavoro, occupazione, attività produttive e degli strumenti di sostegno.
Altresì chiediamo di sapere se la proprietà della “Ceramiche d'arte Mangani Srl” ha onorato a tutti gli impegni annunciati al precedente tavolo di crisi e se è intenzionata a riposizionarsi sul mercato.
Infine chiediamo alla Provincia di Firenze cosa intende fare con le altre Amministrazioni Locali Comune di Calenzano, Regione Toscana) per sostenere i lavoratori della Mangani sul versante occupazionale e salariale".

19/03/2012 10.57
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze