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EASY GREEN, "NON DIVIDERE CAPANNONE DALLE MAESTRANZE"
Comunicazione dell'assessore al Lavoro Elisa Simoni in Consiglio provinciale

L'assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini e quello provinciale di Firenze Elisa Simoni incontreranno il giudice fallimentare per la ex Isi "per chiedere che nella futura asta per rilevare l'azienda di Scandicci non venga diviso il capannone dalle maestranze". Lo ha annunciato l'assessore al Lavoro della Provincia di Firenze Elisa Simoni rispondendo in Consiglio provinciale, con una comunicazione, a una serie di domande di attualità sulla ex Isi, presentate dopo che l'aggiudicazione dell'asta da parte di Easy Green è stata dichiarata decaduta. "Un'asta divisa - ha spiegato Simoni - é un'ipotesi che ci preoccupa molto". L'assessore nei prossimi giorni si recherà al ministero del Lavoro a Roma "per chiarire i requisiti tecnici per la proroga della Cigs che scade il 30 aprile, strettamente legata al fatto di tenere uniti il capannone e le maestranze. Per legge infatti la proroga viene concessa se c'é una fondata prospettiva di ricollocazione del personale ma con un'asta divisa questa sarebbe molto più difficile". Spetta comunque al curatore fallimentare "avanzare la richiesta di proroga della Cigs". Easy Green, peraltro, avrebbe ribadito la volontà di andare avanti con il progetto.
Alla comunicazione dell'assessore sono seguiti gli interventi dei consiglieri.
Per il consigliere del Pdl Guido Sensi la vicenda di Easy rappresenta un cattivo esempio di politica industriale e anche di "effetti disastrosi" provocati dall'ingresso della politica nell'industria, con un utilizzo sbagliato dei fondi Fidi.
"Nel gioco al massacro delle cordate venute meno - ha osservato per Rifondazione comunista Andrea Calò - gli unici che continuano a pagare sono i lavoratori. E' irresponsabile il comportamento dell'attuale cordata ma non ci rassicura nemmeno l'atteggiamento delle amministrazioni locali. La vertenza ci regala pessime performance imprenditoriali e istituzionali".
Per Samuele Baldini (Gruppo Misto) si sarebbe fatto troppo affidamento su ipotesi "creative". Vi è stato un lavoro eccellente sotto il profilo degli ammortizzatori sociali, "non altrettanto per un rilancio vero di produzione". L'incontro al ministero "è importantissimo per capire quale sarà il futuro e perché il curatore faccia la propria parte".
Quella della ex Isi è per Caterina Conti (Pd) una "vicenda paradigmaticia della situazione economica e delle politiche industriali di questo paese. Il tentativo da parte delle istituzioni è stato quello di dare una risposta alla crisi della Ex Electrolux". Le istituzioni hanno tenuto in piedi almeno una possibilità di soluzione. Le responsabilità di chi governa questa Provincia "è quella di fare, come viene fatto, tutto ciò che è possible per raggiungere un soluzione positiva, mantenere caratteristiche industriali e non perdere livelli occupazionali".
"Ringrazio l'assessore Simoni - ha detto Loretta Lazzeri (Pd) - Il profilo che ha tenuto da sempre è stato garantista, evitando come hanno fatto altri di apparire sui giornali mescolando male le carte. Si sono cercati finanziamenti, si è avviata la formazione, da parte pubblica. Viceversa ci domandiamo dove sono Confindustria e gli imprenditori".
"Non credo - ha rilevato Erica Franchi (Pdl) - che dal quadro emerso oggi ci sia granché da sperare. Credo che quello che dovrebbe fare la politica è fermarsi un attimo, leggere le ipotesi e rendersi conto che, in altri casi, la separazione del capannone dal resto rappresentò l'inizio del precipizio".
La vicenda dell'Isi "mi sembra un gran mistero - ha commentato Marco Cordone per la Lega Nord - sulla cui vicenda negli anni ho presentato svariate interrogazioni e domande d'attualità. Ho avuto dubbi sull'utilità dei corsi di formazione dell'Isi mentre gli scenari cambiavano. Pagano alla fine soltanto i lavoratori che sono stati presi in giro alla grande. Credo che oggi le maestranze debbano avere giustizia".

20/03/2012 13.10
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze