SORPRESA: "IVA NON DOVUTA SULLA TARIFFA DI IGIENE AMBIENTALE"
Franchi (Pdl): "Adesso applicazione uniforme della tassa su tutto il territorio della provincia di Firenze e rimborsi immediati sul pregresso"
La sentenza della Corte Costituzionale n.3756 del 9 Marzo 2012 interviene definitivamente sulla questione “Tia”, confermando che si configura come un tributo e non come il corrispettivo di un servizio, "di conseguenza - avvertono i consiglieri provinciali del Pdl - non può essere soggetta ad Iva".
“Già nel 2009 la stessa Corte dichiarava la Tia non soggetta ad Iva, ma le Amministrazioni hanno continuato imperterrite ad applicare l’Iva sull’imponibile. Finalmente – interviene il capogruppo del Pdl in Provincia, Erica Franchi - oggi si mette fine a questa diatriba che riconosce ai cittadini il rimborso dell’Iva non dovuta sulla Tariffa d’Igiene Ambientale”.
“Assieme ai Consiglieri Lensi, Cavaciocchi e Ciampolini – continua Franchi - ho presentato una mozione sulla errata applicazione Iva sulla Tia con la quale la Giunta Provinciale dovrebbe impegnarsi ad attivarsi con tutte le Amministrazioni dei Comuni del territorio provinciale affinché queste organizzino in tempi rapidi un servizio di consulenza rivolto ai cittadini, al fine di dare una corretta informazione in merito alle modalità di recupero delle somme pagate in eccedenza".
Il Gruppo consiliare del Pdl in Provincia aveva posto già da tempo l’attenzione sulla Tia. Circa un anno fa era stata presentata una mozione, a firma di Ciampolini, Massai, Bosi, Cavaciocchi, Comucci e Franchi, in cui si impegnava la Giunta Provinciale ad attivarsi, presso le sedi opportune, affinché venisse uniformata l’applicazione della Tariffa Igiene Ambientale su tutto il territorio della Provincia, allo scopo di rimuovere le situazioni di disparità di trattamento presenti nei Comuni della provincia fiorentina.
“Sulle tariffe Tia ero intervenuta anche con una mia domanda d’attualità a Novembre 2011 - riprende il capogruppo Erica Franchi – a proposito dell’aumento Tia nel Comune di Scandicci effettuato nella misura del 3% piuttosto che nella percentuale di prassi dell’1%”.
Oltre a regolamentare uniformemente la tariffa - conclude Franchi - invito oggi le Amministrazioni competenti ad attivarsi affinché i cittadini utenti che hanno diritto al rimborso Iva non dovuta sulla Tia abbiano tutte le necessarie informazioni per avviare la procedura di rimborso delle somme indebitamente pagate. Mi auguro inoltre che anche il Parlamento e il Governo intervengano subito al fine di dettare le modalità di recupero delle somme Iva indebitamente pagate, e che le nostre Amministrazioni territoriali sollecitino quelle centrali affinché l’intervento di rimborso Iva sia tempestivo e coerente con le disposizioni dettate dalla Corte Costituzionale con le sentenze n. 238 del 24 Luglio 2009 e n.3756 del 9 Marzo 2012”.