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EASY GREEN, RIFONDAZIONE: "NUOVA ASTA ONORANDO GLI IMPEGNI"
"Chiarire prospettive e riprendere le attività produttive"

Cresce l’attesa dei 370 lavoratori di Easy Green. La cordata di imprese "dovrà senza alcun indugio sciogliere le riserve per partecipare alla nuova asta, onorando i suoi impegni per la ripartenza delle attività e il rilancio occupazionale". Lo sostengono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi che rilevano come a maggio scada la cassa integrazione straordinaria che "non potrà essere rinnovata senza una ripresa delle attività produttive". Rifondazione Comunista nel sostenere la vertenza sindacale e dei lavoratori chiede alla provincia di Firenze "di riferire sugli incontri con il curatore fallimentare e con il Ministero. Sia le Istituzioni che la proprietà devono chiarire quale prospettiva e quale futuro per i lavoratori dello stabilimento di Scandicci poiché non sarebbe accettabile giocare nuovamente sulla pelle dei lavoratori". Presentata domanda d'attualità. Di seguito il testo.


I lavoratori di Easy Green tornano a chiedere la conclusione della lunga vertenza che da oltre 7 anni li vede coinvolti in un duro processo di precarizzazione. La ex Isi “…è la situazione che si trascina da più tempo. Non si hanno ancora tempi certi per una risoluzione, anzi i lavoratori attendono chiarezza per capire se la nuova cordata Easy Green ha deciso di prendere parte alla nuova asta fallimentare decisa dal giudice….”.

Contestualmente siamo in attesa di capire l’esito dell’incontro tra gli Assessori della Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci con il giudice fallimentare per la ex ISI che su quanto dichiarato dall’Assessore Simoni chiederanno che “ … nella futura asta per rilevare l'azienda di Scandicci non venga diviso il capannone dalle maestranze…” una richiesta annunciata dopo che l'aggiudicazione dell'asta da parte di Easy Green è stata dichiarata decaduta per insolvenza della medesima.

In questi giorni Easy Green dovrebbe sciogliere la riserva. Una riserva condizionata dalla solidità degli assetti societari, visto che senza un assetto certo non ci sono certezze. Il codice di procedura civile impone all'aggiudicatario insolvente di sostenere il costo del minor guadagno realizzato nell'asta successiva. Su questi aspetti delicati della vicenda sembra che Easy Green abbia ripreso al lavorare, incalzata da una protesta sindacale e da una mobilitazione dei lavoratori che chiede la risoluzione dei problemi, anche perché stanno per scadere gli effetti degli ammortizzatori sociali: a maggio scadrà la cassa integrazione straordinaria di cui il suo rinnovo per ulteriori sei mesi è legato alla ripresa delle attività produttive.

Da tempo Rifondazione Comunista sostiene che sia la proprietà che le istituzioni devono chiarire quale prospettiva e quale futuro per i lavoratori dello stabilimento di Scandicci poiché non sarebbe accettabile giocare nuovamente sulla pelle dei lavoratori.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista

nel ribadire il proprio impegno politico e istituzionale a sostegno della vertenza sindacale e a fronte degli impegni dichiarati da Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci sulle iniziative da attivare a seguito dell’insolvenza della cordata di Easy Green per acquisire l’ex stabilimento ISI che come sappiamo stanno rischiando di pregiudicare la ripartenza delle attività e con esse la reinternalizzazione di tutti i 370 lavoratori

chiedono al Presidente della provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sugli esiti degli incontri con il curatore fallimentare e con il Ministero. Altresì chiediamo di sapere tutti gli atti messi in essere dalla cordata di Easy Green per onorare gli impegni assunti a partire dalla partecipazione alla nuova asta.

Infine chiediamo di sapere quali altre iniziative sono state assunte dal tavolo interistituzionale sulla vertenza di Easy Green per ridare un futuro e una certezza ai lavoratori".

26/03/2012 10.39
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze