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OLTRE TRECENTO CON DON MILANI
Grande affluenza all’incontro promosso nel Parco di Pratolino. Immagini inedite e un convegno a Villa Demidoff per ricordare l’andata a Barbiana 50 anni fa

Ricorre quest’anno il 50 esimo anno dall’andata a Barbiana, villaggio montano sul Monte Giovi, in Comune di Vicchio, di don Lorenzo Milani che vi fondò una scuola con sei ragazzi, ritratti spesso con lui nelle foto di quel periodo: sono Michele Gesualdi, Giancarlo Carotti, Aldo Bozzolini, Giancarlo Tagliaferro, Silvano Salimbeni e Agostino Burberi. La Provincia di Firenze ha dedicato a questo anniversario un incontro, domenica fino a tardo pomeriggio, nella Paggeria del Parco Mediceo di Pratolino, dal titolo ‘Per conoscere don Lorenzo Milani’.
Oltre trecento i presenti, per ascoltare la testimonianza di Michele Gesualdi, che fu allievo di don Milani, e il professor Mario Morcellini, docente di sociologia della Comunicazione presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma, che ha illustrato il rapporto tra ‘Don Lorenzo e la comunicazione’. Altri due i punti in programma: la lettura di scritti del priore di Barbiana a cura del coro ‘Renato Condoleo’ diretto da Paolo Bussagli e, infine, un documentario di 40 minuti sulla scuola di Barbiana, con immagini inedite del priore. “Quello di don Lorenzo a Barbiana – ha ricordato Gesualdi – fu un vero esilio ecclesiastico per un prete giovane, di 32 anni che a San Donato a Calenzano si era schierato con i più deboli, applicando il Vangelo senza alibi e senza compromessi. A Calenzano aveva creato la Scuola popolare per portare la gente a Dio. La sua idea era che per fare arrivare la parola di Dio occorreva sapere leggere e scrivere e ci voleva un mezzo: la scuola. Fu accusato di avere diviso la gente, ma lui ripeteva: ‘Non ho diviso io il popolo in due: l’ho trovato diviso” e lui scelse i poveri e di salvarsi l’anima intorno ai poveri”. Dopo la morte, si è rischiato di gettare don Milani sul versante dei disobbedienti ma “don Lorenzo è secondo me un padre della Chiesa degli anni Sessanta”. Quest’anno, grazie alla Fondazione don Milani verranno ricostruiti a Barbiana i percorsi didattici creati da questo maestro della fede e della parola, il cui motto spirituale era ‘I care’, cioè ‘Mi riguarda’: “I Care – ha osservato il professor Morcellini – è l’invito incessante e continuo a immergersi in tutto sentendo ogni cosa, situazione o persona un evento al quale vale la pena interessarsi, che vale la pena conoscere. Questo desiderio di conoscere e, soprattutto, di far conoscere porta don Milani a parlare con i propri ragazzi di tutto e di tutti e a parlare a tutti nello stesso registro, essenzialmente fatto di sincerità e schiettezza”.

19/04/2004 16.19
Provincia di Firenze