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SELVAPIANA. CRESCIOLI: "NON SI FERMA IL PIANO RIFIUTI"
"Siamo fiduciosi che l'impianto di Rufina verrà realizzato"

Impianto di Selvapiana. Cinque domande d'attualità erano state presentate da altrettanti gruppi del Consiglio provinciale di Firenze (Rifondazione comunista, Lega Nord, Gruppo Misto, Pd e Pdl) sull'autorizzazione integrata ambientale. L'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli ha svolto una dettagliata analisi in Consiglio provinciale rispondendo ai diversi gruppi.
La Conferenza di Servizi, dunque, indetta dalla Direzione Ambiente e gestione rifiuti della Provincia, si è riunita per discutere la domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) presentata dalla soc. Aer Impianti S.p.A., per l’ampliamento dell’impianto di termodistruzione di Rsu sito in Comune di Rufina,nonché per la variante dello strumento urbanistico e dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dei lavori, per l’acquisizione dell’ autorizzazione paesaggistica e dei titoli edilizi necessari alla realizzazione dell’impianto.
Nella seduta svolta l'8 marzo scorso, in considerazione dei pareri presentati dal Ministero per i Beni e le attività Culturali – Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici, Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Province di Firenze, Pistoia e Prato e dalla Azienda Sanitaria di Firenze – Gruppo Interdisciplinare Suap, è stato unanimemente deciso di sospendere i lavori della Conferenza, interrompendo i termini del procedimento, al fine di consentire alla ditta proponente di presentare alcune integrazioni relative all’inserimento paesaggistico delle previste opere di difesa idraulica e delle alberature destinate a mitigare l’impatto visivo dell’impianto, nonché alcune integrazioni in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Contestualmente però, la Conferenza dei servizi ha dato mandato alla Provincia di Firenze di acquisire un chiarimento sul parere rilasciato dall’ Autorità di Bacino del fiume Arno relativamente alle conseguenze della Legge regionale 66/2011 (Legge Finanziaria Regionale per l’anno 2012) ed in particolare se esistono, dopo le opportune verifiche da parte dei competenti organi, le condizioni tecniche necessarie per pervenire alla deperimetrazione dell’area in questione.
Infatti, com’è noto, la legge regionale pone limitazioni alla possibilità di edificazione nelle aree a pericolosità idraulica molto elevata. Questa norma, tuttavia, non blocca l’intera attività edilizia in quanto si dispone che il divieto non trovi applicazione per una serie di fattispecie dalla legge indicate. In particolare il divieto non si applica agli interventi in aree già classificate in pericolosità idraulica molto elevata, nel caso in cui a seguito di ulteriori indagini o di interventi di messa in sicurezza, risultino classificate dai Pai, al momento della presentazione della pratica edilizia per il permesso a costruire, in pericolosità idraulica inferiore.
Poiché la valutazione di impatto ambientale dell’impianto in questione, ha già prescritto alla ditta richiedente “Aer Impianti” importanti interventi di messa in sicurezza idraulica del fiume Sieve, prevedendo la realizzazione di una apposita arginatura con cassa di compensazione e laminazione, verificata con tempo di ritorno di duecento anni e con un ulteriore franco di circa 1,4 mt., arrivando quindi fino a piene millenarie, si ritiene che tali opere, una volta realizzate, possano consentire alla Autorità di Bacino del Fiume Arno, di effettuare la deperimetrazione prevista dalla legge regionale, con conseguente possibilità di rilasciare il permesso a costruire.
Oltre a ciò, "siamo stati anche informati dell’avvio di una procedura tesa ad introdurre modifiche all’ art. 14 della legge regionale 66/2011 che, com’è noto, è una norma approvata in seguito alle esondazioni dell’ autunno 2011, forse in modo affrettato ma sicuramente senza alcuna concertazione con le amministrazioni locali".
In riferimento alla domanda di attualità presentata dal gruppo Pdl, si precisa che il Tar Toscana, pur annullando con sentenza n° 592/2010 i provvedimenti di Via e di Aia precedentemente rilasciati all’impianto in questione nell’ anno 2008, lo ha fatto solo per vizi procedimentali o formali, ovvero sotto il profilo che attiene alla coerenza del parere rilasciato dalla Soprintendenza. Il Tar non ha invece in alcun modo censurato le scelte strategiche relative alla pianificazione e alla localizzazione dell’impianto, alle sue caratteristiche tipologiche, funzionali, strutturali e dimensionali. Recita, infatti, la sentenza del Tar nel dispositivo: "Sotto il profilo strettamente ambientale – e, di conseguenza, ai fini delle relative valutazioni – la realizzazione, sullo stesso sito di un impianto di incenerimento esistente ed operativo, di un impianto di genere analogo, ma di maggiori dimensioni e capacità termica, non può che essere qualificata in termini di potenziamento dell’impianto originario, e questo avuto riguardo sia all’attività praticata, sia allo stesso inserimento dell’edificio nel contesto circostante, per l’uno e per l’altro aspetto venendosi a determinare non un carico ambientale prima sconosciuto, ma un aggravio del carico ambientale già noto, ed imputabile sostanzialmente alla medesima fonte”.
Dove poi il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale dovesse esprimersi negativamente sull’ appello incidentale e controricorso su appelli incidentali, proposto dalla Provincia relativamente alla citata sentenza del TAR Toscana n° 592/2010, si precisa che nulla cambierebbe rispetto alle procedure di Via e di Aia attualmente in corso che, appunto, rappresentano procedimenti del tutto nuovi ed autonomi rispetto alle procedure di Via e di Aia oggetto di annullamento da parte del Tar.
L’ampliamento dell’impianto di Selvapiana risulta essenziale ai fini dell’ottenimento della autosufficienza impiantistica di Ato Toscana Centro, nonché per confermare la sinergia impiantistica stabilita con Ato Toscana Sud e con la Provincia di Arezzo (impianti di selezione, compostaggio e discarica in località 'Podere Rota' nel Comune di Terranuova Bracciolini), di cui costituisce il completamento della filiera impiantistica, necessario per gestire la frazione secca in uscita da selettore di Casa Rota, attualmente destinata alla discarica.
"Siamo pertanto fiduciosi - ha concluso Crescioli - che, con tutte le garanzie del caso, l’impianto di termovalorizzazione di Rufina, sarà comunque realizzato. L'Amministrazione, con coerenza e determinazione, è impegnata a conseguire questo obiettivo".
"L'assessore - ha replicato per Rifondazione Andrea Calò - ha svolto considerazioni tecniciste, con interpretazioni discutibili anche sul piano della normativa regionale. Per parte nostra abbiamo già avvisato la giunta regionale di non fare provvedimenti ad hoc per costruire un inceneritore su area sottoposta a vincolo. Si è capito che volete andare fino in fondo, ma quell'inceneritore è in contrasto anche con la normativa regionale".
"Non sono fessacchiotti Genio Civile e Arpat - ha detto per parte sua Marco Cordone (Lega Nord) -Rimango interdetto. Mi sembra che ora chi presenterà osservazioni sul Piano rifiuti può rilevare meglio le incongruenze che esso presenta"
"L'8 marzo non è stata rilasciata l'Aia. E' un dato di fatto - ha commentato Baldini (Gruppo Misto) - A seguito di questo insistere sul mantenimento del piano qual è mi sembra un po' poco. Dunque c'è mancata soddisfazione per la risposta dell'assessore".
D'altro avviso Stefano Prosperi (Pd): "Le prescrizioni danno già risposte e garanzie alle osservazioni fatte. E' curioso che la Regione intervenga con normative quasi emergenziali nel mezzo di procedimenti in corso, creando difficoltà, senza motivazioni stringenti, ritardi che si scaricano sui cittadini in termini di servizi. Si fanno polemiche, invece di puntare a politiche serie di governo. Il Piano interprovinciale ha un suo equilibrio".
"Ve la cantate tra di voi - ha detto per il Pdl Massimo Lensi - Era l'occasione per arrivare ad un'alternativa sostanziale, anche in sintonia con l'area vasta, al Piano interprovinciale dei rifiuti".

03/04/2012 14.14
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze