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MUGELLO, RIFONDAZIONE: "NO A FRAZIONI SENZA TPL"
Il caso di Santa Maria a Vezzano (Vicchio) portato all'attenzione della Provincia di Firenze

Per Rifondazione comunista "le soppressioni degli autobus isolano le frazioni". I cittadini di Santa Maria a Vezzano (Vicchio) avrebbero espresso il loro dissenso scrivendo alla Provincia. Per i consiglieri provinciali di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi la valenza sociale del sistema di trasporto pubblico "non può essere cancellata in nome dei risparmi e della contabilità. La Provincia intervenga per rivedere scelte che stanno compromettendo i diritti e la qualità della vita dei cittadini". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Nuove proteste in Mugello per la soppressione di corse autobus. A manifestare il loro malcontento i residenti della frazione di Santa Maria a Vezzano ( Vicchio) colpiti dalla cancellazione della corsa del martedì per il mercato settimanale di Borgo San Lorenzo
Con una lettera inviata alla Provincia e ai comuni interessati i cittadini chiedono spiegazioni sulla decisione presa e sui motivi per i quali non siano state prese in considerazione soluzioni alternative.

Già in data 19 marzo, con una domanda di attualità, il nostro gruppo consiliare aveva sollevato la questione all’Assessore ai trasporti Giorgetti, sottolineando come in Mugello le ripercussioni dei tagli alle corse del Trasporto Pubblico avessero prodotto pesanti conseguenze contribuendo ad aumentare in particolare l’isolamento di due frazioni, Ronta e Santa Maria, già scarsamente collegate con i capoluoghi.

Nella discussione in Consiglio era emerso che ai disagi dovuti ai tagli delle corse si aggiungevano notevoli problematiche legate alla totale mancanza di comunicazione (da parte delle amministrazioni comunali) sulle scelte effettuate, nonché da parte di Autolinee Toscane che stava procedendo alla cancellazione di alcune corse senza che queste fossero concordate con la Provincia.
Tali questioni riemergono ora a seguito dell’iniziativa intrapresa dai cittadini di Santa Maria che giustamente pongono sul piatto della bilancia e invitano al raffronto tra lo scarso risparmio economico derivante dalla cancellazione di una corsa settimanale di un pulmino che compie un tragitto di 7 chilometri e le pesanti conseguenze sociali derivanti dall’ulteriore isolamento di una frazione (per altro considerevolmente cresciuta in termini numerici negli ultimi anni) per la quale, in particolare per i residenti più anziani, la corsa per il collegamento con il mercato di Borgo San Lorenzo costituiva “storicamente” un servizio molto importante, nonché l’unica possibilità di raggiungere il capoluogo e poter accedere a tutti i servizi che in esso si trovano.

Dal testo della lettera dei cittadini emergono in modo evidente le lacune e le negligenze mostrate dalle amministrazioni comunali interessate che niente hanno fatto per opporsi al taglio compiuto (che anzi hanno avallato), e niente hanno fatto per informare e coinvolgere i cittadini interessati sulle scelte da compiere e sulle eventuali soluzioni alternative che potevano, e potrebbero, essere adottate perseverando nella negativa prassi di desertificazione dei servizi per le frazioni.

Esplicativa in tal senso la parte del testo nella quale questi cittadini chiedono direttamente perché “ in questa circostanza, Comune di Borgo e Provincia non abbiano almeno pensato a un accordo per chiedere ad Autolinee Toscane di effettuare un'ulteriore corsa per il solo ritorno, oppure, perché non è stato proposto di usare il pulmino delle corse scolastiche che già servono Piazzano-La Gracchia”.

Questa vicenda solleva, a nostro avviso, in modo diretto e quantomai opportuno la questione generale del sistema di trasporto pubblico locale in una fase in cui la ridefinizione dello stesso sta avvenendo su criteri e orientamenti che rischiano di svuotare quel servizio della sua primaria valenza sociale che dovrebbe esserne a fondamento. L’attuale fase dei tagli alle corse, così come gli indirizzi che si profilano nella definizione del bando per la gara unica a livello regionale stanno facendo prevalere una logica tutta incentrata sul versante dei costi-ricavi a discapito del riconoscimento del diritto alla mobilità, della funzionalità e del riconoscimento del trasporto pubblico come servizio essenziale per la collettività.

Ciò premesso, gli scriventi consiglieri provinciali,

nell’esprimere piena solidarietà e condivisione rispetto alle critiche e alle rivendicazioni avanzate dai cittadini di Santa Maria a Vezzano,

nel ribadire il loro impegno a salvaguardia di un sistema di trasporto pubblico che riconosca e sia in grado di soddisfare i bisogni e i diritti dei cittadini tutti,

chiedono al Presidente della Giunta Provinciale e all’Assessore competente di riferire:

-se abbiano provveduto a dare risposta alla lettera inviata dai cittadini di Santa Maria a Vezzano;
-sulle risposte che siano state date o che si intenderanno dare agli stessi;
-se non si riconosca la legittimità delle rivendicazioni avanzate dagli stessi;
-quale sia stato, in termini contabili, il risparmio esatto derivante dalla cancellazione della corsa in oggetto;
-quali orientamenti si intenderanno attuare, anche nell’ambito della Conferenza Regionale dei Servizi per la definizione del bando di gara unico, per la salvaguardia dei collegamenti riguardanti le frazioni e i piccoli centri alla luce della dichiarata intenzione di escludere dal TPL tutte le corse da e per i centri con meno di mille abitanti;
-se, nello specifico, non si ritenga opportuno intervenire, di concerto con l’amministrazione comunale, per ripristinare almeno la corsa di ritorno da Borgo San Lorenzo o rendere possibile l’utilizzo delle corse scolastiche che servono Piazzano-La Gracchia per il collegamento, il martedì, con il mercato del capoluogo;
-di riferire in merito alla questione delle corse soppresse in modo arbitrario da Autolinee Toscane senza alcuna concertazione con la Provincia e quali misure si intenderanno adottare".

16/04/2012 11.37
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze