Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

ESTRAZIONE CO2 IN CHIANTI E VALDELSA. IL PDL: "ENERGIA O PERICOLI?"
"Manca informazione". Interrogazione in Provincia di Firenze di Ciampolini, Franchi e Comucci

Estrazione CO2 nel Chianti e nella Valdelsa: "Energia da sfruttare o pericolo per l'ambiente territoriale e per la salute delle popolazioni di Barberino Val d'Elsa, Certaldo e San Gimignano? Perché questa mancanza di informazione?": i consiglieri provinciali del Pdl Filippo Ciampolini, Erica Franchi, Leonardo Comucci pongono queste domande in un'interrogazione alla Provincia di Firenze. Di seguito il testo del documento.

"I sottoscritti consigliere provinciali
premesso che nel sistema energetico italiano, le Regioni e gli Enti Locali territoriali rivestono un ruolo strategico non solo nell’attuazione delle politiche dello Stato, ma anche per l’iniziativa che è loro affidata dal Titolo V della Costituzione. L’obiettivo è quello di conseguire un triplo vantaggio in termini di "qualità ambientale" per gli aspetti di salvaguardia del clima e dei rischi derivanti dal carattere limitato dei giacimenti mondiali di combustibile (idrocarburi ed uranio), di "qualità del sistema" di produzione e consumo energetico e di "qualità della spesa" per la riduzione dell'importazione di combustibile fossile;

Richiamato il Protocollo di Kyoto, le sue disposizioni ed i suoi vincoli, entrato in vigore il 16 febbraio 2005, che ha rappresentato il primo vero tentativo di svolta globale cercando di indurre i paesi a livello internazionale a riflettere seriamente sulle politiche ambientali, delineando contestualmente obiettivi mirati alla riduzione dell’impatto ambientale e contribuendo a rafforzare politiche nazionali di riduzione di emissioni inquinanti attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili;

Richiamati gli strumenti adottati e la normativa nazionale ed europea vigente in materia;

Richiamato inoltre il Piano Energetico ambientale provinciale adottato con deliberazione del Consiglio Provinciale di Firenze n. 55 del 06/04/2099 secondo la proposta elaborata dall’Agenzia Fiorentina per l’Energia;

Appreso che il Governo Italiano ha presentato negli scorsi giorni al Cipe il piano nazionale per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e degli altri gas serra per il rispetto, da parte dell'Italia, del pacchetto Ue clima energia (20-20-20), che si inserisce all’interno di una road map europea che guarda, in prospettiva, a un'economia a basso contenuto di carbonio al 2050, nel rispetto degli obiettivi europei di riduzione della Co2:
1)  -25% al 2020
2)  -40% al 2030
3)  -60% al 2040
4)  -80% al 2050


Ricordato che:
Secondo i meccanismi previsti dal Protocollo di Kyoto la riduzione delle emissioni di gas climalteranti può essere ottenuta, sia agendo direttamente sulle sorgenti inquinanti, sia compensandole attraverso l’incorporazione stabile di CO2 in organismi e sistemi naturali in grado di sequestrarla stabilmente.
Allo stato attuale l’eligibilità del settore agroforestale nel perseguimento degli impegni di riduzione si può concretizzare mediante la promozione di interventi di riforestazione finalizzati alla generazione di crediti di carbonio (RMU – Removal Units) conteggiabili per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione.
In proposito va tuttavia ricordato – come peraltro evidenziato dalla stessa Commissione Europea in un recentissimo rapporto – che in realtà è il suolo il comparto ambientale che riveste un ruolo cruciale nel mitigare i cambiamenti climatici.

Premesso che
- nel 2001 la Sol s.p.a., con sede in Via Borgazzi 27 – Monza, aveva inoltrato alla Regione Toscana ed al Comune di Barberino Val D’Elsa una richiesta per estrazione di CO2 nel territorio barberinese, in un’area a confine con il Comune di Certaldo e che l’Amministrazione Comunale aveva espresso parere negativo a riguardo, ed aveva affiancato ai tecnici comunali, un ingegnere ambientale esperto in progetti di perforazioni a finalità estrattive, informando contestualmente la popolazione sul progetto, fino a quando la SOL s.p.a., infine, ritirò la richiesta;

- la Sol S.p.a. - uno dei maggiori produttori di gas tecnici, come l’ossigeno, l’azoto e altri elementi che - in bombole o con altri sistemi di erogazione - vengono usati dagli ospedali, dalle acciaierie, negli impianti antincendio, dai confezionatori di bevande gasate e così via - presentò una nuova richiesta di estrazione di co2 dal giacimento di Acquabolla, in località Baccaiano nel Comune di Montespertoli, diretta all’estrazione dell’anidride carbonica toscana per farne un uso medico destinato agli ospedali ma anche a uso “alimentare e industriale”;

- Con la delibera n.453 del 19-06-2007 la giunta regionale dava parere favorevole per la compatibilità ambientale dell’estrazione di CO2 dal pozzo in località Baccaiano nel comune di Montespertoli;
- con successiva delibera il Consiglio Regionale votava all’unanimità la mozione proposta dal Consigliere Paolo Marcheschi (Forza Italia) e supportata da due interrogazioni, una del consigliere Gianluca Parrini (Margherita) e una di Mario Lupi (Verdi) e Monica Sgherri (Prc), andando di fatto a bocciare quel progetto di estrarre bollicine (CO2) dal giacimento di Acquabolla, in provincia di Firenze, ed impegnando la giunta a non firmare il protocollo d’intesa tra la Regione e la Sol spa, indicando invece l’indirizzo di lasciate la CO2 di Acquabolla sottoterra.

Avuto notizia dalla stampa (Il Tirreno Empoli del 16 aprile 2012 estratto dalla pagina 13) che lo Studio Tecnico Idro Geo Engineering & Consulting del geologo ed ex assessore del Comune di Certaldo Alessandro Murratzu, con sede in via S. Pellico, 14/16 – 50052 Certaldo (Firenze) ha presentato un nuovo progetto per cercare di sfruttare l’anidride carbonica che si trova nel sottosuolo della Valdelsa a fini industriali, andando a trivellare il terreno per una profondità di almeno quattrocento metri con la costituzione conseguente di un “pozzo” per incanalare il gas fuoriuscente dal suolo, in un’area di circa 45 ettari che si estende a cavallo dei Comuni di Certaldo, Barberino val d’Elsa e San Gimignano;

Visto che lo Studio Tecnico di cui al precedente paragrafo, attraverso la Lifenergy S.r.l., ha inoltrato alla Regione Toscana l’Istanza di Permesso di ricerca mineraria di gas CO2 denominato “SAN PAOLO” nel Comune di Certaldo (FI). come da avviso pubblicato nel BURT n. 14 del 04 aprile u.s;

Considerato che, entro 45 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso (entro il 19 maggio 2012) chiunque abbia interesse può presentare osservazioni e memorie scritte relative al progetto depositato;

Considerato che
- il suolo costituisce una delle più grandi riserve di carbonio (carbon sink), contenendo, sotto forma organica, circa il doppio del carbonio presente nell’atmosfera e tre volte quello trattenuto dalla vegetazione.;
- Preservare gli stock di carbonio esistenti nei suoli è dunque la prima e più efficace opzione da considerare allo scopo di mitigare gli effetti del cambiamento climatico;
- Una cattiva gestione dei suoli può avere conseguenze disastrose: secondo le stime della Commissione Europea una perdita minima pari allo 0,1% di carbonio dai suoli europei verso l’atmosfera equivarrebbe alle emissioni di carbonio prodotte da 100 milioni di auto in più sulle strade. 

Tenuto inoltre conto di eventuali conseguenze che si potrebbero verificare sulla stabilità dell’area a seguito della perforazione del terreno, in rispetto anche degli esistenti rischi recenti episodi sisimici che hanno interessato tutta l’area;

Evidenziato come tale progetto promuova un’attività dove risulta privilegiato l’interesse particolare dell’azienda e del singolo imprenditore della zona finanziatore del progetto, rispetto all’interesse ed ai benefici per la collettività che risulta invece destinataria di eventuali conseguenze anche disastrose secondo le stime della commissione europea evidenziate al precedente paragrafo, in caso di dispersione del carbonio nell’atmosfera;
Per quanto sopra esposto,

INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PER SAPERE :

1. se l’Amministrazione Provinciale è a conoscenza del progetto;
2. se l’Amministrazione Provinciale, una volta assunte le informazioni a tale riguardo, in rispetto della tutela dell’ambiente e della collettività, e tenendo conto del fatto che tale progetto promuove un’attività dove risulta privilegiato l’interesse particolare della società e del singolo imprenditore della zona finanziatore del progetto, rispetto all’interesse della collettività, a tutela anche della salute pubblica, abbia intenzione di presentare osservazioni e memorie scritte entro i tempi previsti nel BURT;
3. se l’Amministrazione Provinciale ritenga opportuno coordinare ed indirizzare i comuni coinvolti, in un procedimento di condivisione di tale ipotesi di progetto con la collettività e la popolazione residente nei comuni di Barberino Val d’Elsa, Certaldo e Sam Gimignano, estendendo tale attività di partecipazione anche ai comuni limitrofi l’area interessata;
4. quali possibili rischi geologici per l’ambiente e per la stabilità del terreno potrebbero risultare dalla perforazione del terreno secondo le linee tecniche del progetto, tenendo anche conto dei frequenti e recenti episodi di movimento sismico registrati nell’area;
5. quali possibili rischi potrebbero derivare per la salute pubblica se, nei procedimenti di perforazione del terreno e di estrazione del carbonio, dovesse verificarsi una dispersione nell’aria e nelle falde acquifere del carbonio, gas letale per l’uomo".


24/04/2012 13.16
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze