INQUINAMENTO DELL'ELSA, IL PDL: "CHE FANNO LE ISTITUZIONI?"
I consiglieri provinciali Filippo Ciampolini e Piergiuseppe Massai interrogano la Giunta di Palazzo Medici Riccardi
Inquinamento fiume Elsa e torrente Casciano, la schiuma aumenta. "Cosa fanno le Istituzioni?": chiedono i consiglieri provinciali del Pdl Filippo Ciampolini e Piergiuseppe Massai con un'interrogazione presentata in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.
"I sottocritti consiglieri provinciali
vista l’interrogazione presentata in data 29 Ottobre 2010 su “Presunto inquinamento fiume Elsa e torrente Casciano”, a cui ha fatto seguito la risposta scritta dell’Assessore Crescioli in data 27 Gennaio 2011;
Preso atto che a distanza di oltre un anno, questo fenomeno continua a persistere, se non addirittura ad aumentare, viste le innumerevoli segnalazioni giunte dall’Associazione Carp Fishing, che da mesi si sta occupando della questione, oltre che da cittadini abitanti nelle zone in prossimità del fiume Elsa;
Considerato che il fenomeno schiumoso veniva avvistato principalmente in prossimità del ponte di San Galgano, tra Certaldo ed Ulignano, mentre adesso sta scendendo anche a valle, visto che gli ultimi fenomeni tra il 10 ed il 13 Aprile c.a.sono stati segnalati a Badia a Elmi, nei pressi della località Steccaia frazione di San Gimignano, come si può vedere anche dai numerosi filmati girati sul posto e rintracciabili su Internet
(http://www.youtube.com/watch?v=-aS-Ra6cEFY, http://www.schiumefiumeelsa.altervista.org/, http://www.facebook.com/groups/119306898185846/, http://www.facefish.net/group/41);
Considerato inoltre che dalle analisi effettuate da ARPAT, i banchi consistenti di tensioattivi nel fiume Elsa sembrano non essere nocivi ed inquinanti per l’ambiente fluviale nonché per i cittadini, ma ad oggi le istituzioni competenti non hanno dato una risposta precisa sull’origine e sul responsabile del formarsi di questi fenomeni schiumosi“, anche se l’Agenzia Regionale per l’Ambiente ha individuato la zona di provenienza e il tipo di scarichi, ma non ancora la fonte precisa;
Rilevato che nella nota sopramenzionata a firma dell’Assessore Crescioli, si evidenzia che l’Arpat, in data 6 Agosto 2011, aveva rimessa un’importante nota in cui, a seguito di controlli effettuati sulle acque del fiume Elsa, si rivelava che una corretta gestione delle reti di fognature e degli impianti di depurazione assumevano fondamentale importanza per ovviare questo problema , in quanto il fenomeno schiumoso non è una criticità localizzata ma diffusa;
Saputo che Arpat, insieme ai Comuni attraversati dal fiume Elsa ed interessati a questo fenomeno (San Gimignano, Certaldo, Gambassi Terme e Castelfiorentino), ha affidato la vigilanza del fiume ad associazioni di volontariato che avranno il compito, a seguito di segnalazioni da parte dei cittadini, di prelevare campioni di schiuma da sottoprre ad analisi, una sorta di funzioni di vigilanza e di pronto soccorso;
Per quanto sopra esposto
INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PER SAPERE :
1. - Quali siano le ragioni per cui le Istituzioni, di cui Arpat è l’organo capofila, a distanza di oltre un anno dalle prime manifestazioni schiumose sul fiume Elsa, non siano state capaci di formulare una risposta adeguata riguardo l’origine o le orgini di questo fenomeno, e di individuare il o i responsabili di questo evento che potrebbe essere riconducibile anche a cause di carattere inquinante, nocive per gli animali e per gli abitanti delle zone interessate;
2. Quali siano i motivi per cui Arpat, organo massimo di competenza in materia ambientale, si sia affidata ad associazioni di volontariato per monitorare la schiuma sul fiume Elsa, assegnando loro anche compiti di vigilanza e di pronto soccorso delle acque del fiume stressate dal fenomeno schiumoso ormai da troppo tempo, quando in realtà i prelievi delle acque dell’Elsa sono stati effettuati ormai da tempo e in numero considerevole".