PERETOLA, ENAC E PISTA PARALLELA: "LA PROVINCIA SI ESPRIMA"
L'invito di Samuele Baldini (Gruppo Misto) alla Giunta di Palazzo Medici Riccardi
Per l'Enac "la pista dell'aeroporto di Firenze sia parallela". Il consigliere provinciale del Gruppo Misto Samuele Baldini con una domanda d'attualità chiede alla Provincia di Firenze di esprimere la propria posizione a riguardo. Di seguito il testo della domanda.
"Il sottoscritto consigliere provinciale
appreso dalla stampa (estratto de “La Nazione” del 9 maggio 2012) che l'Enac ha consegnato, qualche giorno fa al Presidente della Regione Toscana lo studio in merito all'ipotesi di pista per l'aeroporto di Firenze dal quale si evince un'indicazione su “pista parallela con aggiustamenti”.
Ricordato che la Regione Toscana ha comprato – venerdì 9 marzo - dal Monte dei Paschi il 5% delle quote dell'Aeroporto di Firenze (pari a 4,8 milioni di euro) diventando così “azionista rilevante”;
Ricordato che la Giunta Regionale, nella seduta di lunedi 14 febbraio 2011, ha approvato la proposta di deliberazione da sottoporre al Consiglio Regionale avente ad oggetto: "Adozione dell'integrazione al Piano di Indirizzo Territoriale per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell'Aeroporto di Firenze" e che all'interno di questo intervento si prevede la qualificazione e lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola, con una analisi di due ipotesi, quella del prolungamento della pista attuale e quella della realizzazione della pista parallela.
Ricordato infine che La Società Aeroporto di Firenze – attraverso una nota ufficiale il 16 dicembre 2011 – avrebbe espresso una preferenza per la pista pista parallela, nella sua versione cosiddetta “convergente”, perché “sulla base degli approfondimenti compiuti la pista con orientamento 12-30, ovvero inclinata rispetto all’autostrada di circa 14 gradi, costituisce l’unica soluzione sostenibile”, e che solo questa ipotesi “consentirà le opportune decisioni della Società per l’avvio di questa importante opera”. E, ancora, secondo Adf la pista parallela convergente ”è la sola che può giustificare un ingente investimento autofinanziato di circa 100 milioni di euro, assicurando al contempo un reale sviluppo e quei benefici attesi dal territorio e da quanti, a distinto titolo, concorrono alla realizzazione del progetto”.
Preso atto infine che ora la questione ora passa alla società che, come riporta la stampa, prima di ogni decisione necessita di “certezze urbanistiche”.
CHIEDE:
di conoscere:
- la posizione in merito dell'Amministrazione provinciale;
- quali possibili scenari si possono aprire".