RICHARD GINORI, "ECCO I LIQUIDATORI. NON STIAMO A GUARDARE"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista invitano a proteggere il polo manifatturiero dalle speculazioni finanziarie. "Convocare immediatamente il tavolo tra Istituzioni e sindacati"
Richard Ginori. "Arrivano i liquidatori da 130 mila euro cadauno - polemizzano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - La situazione precipita ma i lavoratori non vogliono stare a guardare". Rifondazione Comunista chiede di convocare immediatamente un tavolo di crisi in accordo con Provincia di Firenze, Regione Toscana, Comune di Sesto Fiorentino, sindacati e Rsu "per proteggere il polo manifatturiero dalle speculazioni finanziare e ricercare nuovi soci attendibili con un management all’altezza dei compiti che si profilano". Presentata una domanda d'attualità in Provincia. Di seguito il testo.
"I tanto temuti liquidatori sono arrivati alla Richard Ginori 1735 SpA. L’assemblea dei soci, del gruppo di ceramiche ha deliberato la messa in liquidazione della società, nominando il collegio dei liquidatori che sarà composto da Marco Milanesio (presidente), Nicola Lattanzi e Roberto Villa, attuale presidente sia di Ginori che di Starfin e attuale socio di riferimento dell'azienda di Sesto Fiorentino.
La stessa assemblea straordinaria non ha mancato di stabilire in 130mila euro il compenso annuo lordo spettante a ciascun membro del collegio dei liquidatori, ogni commento al riguardo risulterebbe un’offesa all’intelligenza dei cittadini e dei lavoratori di cui per quest’ultimi si continua a parlare di mobilità e di cassa integrazione.
I lavoratori non staranno a guardare, con il cappello in mano, che si continui a distruggere con freddo cinismo finanziario una realtà produttiva che ha tutte le carte in regola per essere condotta fuori dalle secche economiche e continuare ad essere uno dei più prestigiosi marchi di Manifattura della Toscana.
Rifondazione Comunista, visto il precipitarsi della situazione e il non proprio brillante management che ha condotto l’azienda in questi ultimi tempi, chiede alla Provincia di Firenze di attivare immediatamente, in sinergia con il Comune di Sesto Fiorentino e della Regione Toscana un tavolo di crisi, che si ponga immediatamente l’obbiettivo di difendere il polo manifatturiero da possibili speculazioni, aprire nuovi scenari industriali, ricercando soluzioni che garantiscono gli attuali lavoratori e i livelli occupazionali.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista consci della precipitazione della situazione e da sempre a fianco dei lavoratori della Richard Ginori 1735 SpA, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulle vicende dello stabilimento e sulla liquidazione decisa dall’assemblea straordinaria dei soci. Inoltre chiediamo alla Provincia di Firenze di attivare immediatamente, concordemente con la Regione Toscana, il Comune di Sesto Fiorentino, un tavolo di crisi sulla vertenza della Richard Ginori che tuteli il polo manifatturiero da ulteriori manovre speculative di tipo finanziario, che adotti con chiarezza un indirizzo per la ricerca di nuovi soci attendibili e di un management all’altezza dei compiti che si profilano , tutelando i lavoratori con tutti i mezzi si riterrà di attuale al fine di garantire l’occupazione, i diritti dei lavoratori, redditi delle loro famiglie. Chiediamo inoltre di sapere quali sono le ulteriori iniziative che la Provincia di Firenze intende adottare per far si che, investimenti, tenuta occupazionale e rilancio dell’attività produttiva possono far continuare la Richard Ginori 1735 SpA ad essere uno dei più prestigiosi marchi di Manifattura della Toscana".