VIAGGIO DELLA MEMORIA, SFILANO A DACHAU LA BANDIERA ITALIANA E IL GONFALONE DELLA PROVINCIA
Visita all'ex campo di concentramento tedesco della delegazione provinciale fiorentina insieme al gruppo di Aned Firenze
È iniziata con Dachau la visita agli ex campi di concentramento nazisti, nell'ambito del viaggio della Memoria di quest'anno a cui partecipano tanti ragazzi delle scuole superiori fiorentine, accompagnati dall'Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Firenze, Giovanni Di Fede, dal Consigliere provinciale Leonardo Brunetti, dal Presidente dell'Aned di Firenze, Alessio Ducci.
I volti dei giovani, come quelli dei molti rappresentanti dei Comuni del territorio e dei membri dell'Aned presenti in questo pellegrinaggio, riflettono gli orrori che in questo luogo si sono consumati nel nome dell'odio e della prevaricazione.
Il campo di Dachau, situato vicino alla città di Monaco, è il primo lager nazista, nato per la deportazione di dissidenti politici tedeschi, poi aperto alla concentrazione di prigionieri di guerra e oppositori antinazisti dei paesi occupati dalla Germania. Considerato addirittura il "prototipo" sul quale vennero poi costruite le altre terrificanti "macchine della morte" dove camere a gas, forni crematori, fucilazioni e lavori forzati uccisero inesorabilmente migliaia di persone.
Il gonfalone della Provincia di Firenze è entrato nel campo di Dachau insieme alla bandiera italiana, seguito dalla bandiera dell'Aned Firenze e dai gonfaloni di molti Comuni della provincia fiorentina e da un lungo corteo di studenti delle scuole medie e superiori, di professori, di politici, di appassionati accompagnatori che ogni anno ripetono questa importante esperienza in nome del valore inestimabile del ricordo.
Dopo la deposizione della corona di fiori al monumento ai caduti al centro del campo, un momento di celebrazione ha introdotto i ragazzi nella loro prima visita e li ha resi coscienti dell'importanza della commemorazione.
Il tour nei diversi luoghi è stato accompagnato da una chiara e appassionante spiegazione fatta dai diversi membri dell'Aned di Firenze che hanno raccontato come funzionava la vita in un lager: dall'arrivo, la spersonalizzazione dei deportati, alle capanne di legno dove i prigionieri vivevano, alle camere a gas dove venivano introdotti fingendo che fossero docce, ai forni crematori, alle fosse comuni dove le vite perdevano del tutto ogni dignità.
Una giornata impegnativa ma importante, che ha toccato profondamente tutti i partecipanti e li ha preparati ai prossimi giorni di viaggio.
La mattina a Dachau si è conclusa con un momento di celebrazione che ha visto unirsi la delegazione fiorentina con quella dei Comuni, della Provincia e dell'Aned di Pisa. Commoventi le parole dei figli di ex prigionieri toscani, che hanno riportato la testimonianza dei loro genitori, riusciti a sopravvivere all'esperienza del nazismo ma che purtroppo si sono spenti in questi anni. Dalle loro parole è trasmessa l'esigenza di ricordare e la responsabilità di testimoniare cos'è successo davvero.
I ragazzi toscani a Dachau