LA PROVINCIA DI FIRENZE SFILA AL CORTEO DEL 67° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI MAUTHAUSEN
La delegazione provinciale ha preso parte alla celebrazione internazionale nell'ex campo di concentramento nazista
Bandiere e gonfaloni di tutto il mondo sfilano sotto il sole mosse dal vento in un giorno che ricorda e celebra la libertà. Si è svolta ieri la manifestazione internazionale per festeggiare il 67° anniversario della liberazione dell'ex campo di concentramento nazista di Mauthausen.
La Provincia di Firenze ha partecipato alla cerimonia con l'Assessore alla Pubblica Istruzione, Giovanni Di Fede, il Consigliere provinciale, Leonardo Brunetti, insieme alla delegazione di studenti e professori. Il gruppo provinciale, insieme all'Aned di Firenze, con il Presidente Alessio Ducci, il Comune di Firenze con il Consigliere Andrea Vannucci, e i rappresentanti di molte amministrazioni comunali del territorio fiorentino ha portato omaggio alle vittime delle varie nazioni, deposto la propria corona di fiori al monumento italiano e preso parte al lungo corteo.
Giovani, politici, gonfalonieri, membri di associazioni, uomini e donne di diverse provenienze e culture hanno percorso il “Piazzale dell'appello” al fianco di coloro che sono sopravvissuti agli orrori che il regime nazi-fascista ha perpetuato in anni di dolore, sopraffazione, ingiustizia.
La sofferenza del ricordo, la consapevolezza e la presa di coscienza della dura verità storica si trasformano ad ogni passo in speranza e fiducia nel futuro. Una varietà multicolore di persone tra loro estranee eppure unite dallo stesso desiderio di celebrare i valori e gli ideali che mossero migliaia di persone a lottare e donare la propria vita per difendere i diritti inalienabili dell'uomo, che un tempo furono calpestati.
La memoria storica è un dovere, una responsabilità, un gesto di civiltà. Come ricorda Nedo Fiano, ex deportato fiorentino sopravvissuto a Auschwitz: “il ricordo non riposa nella storia ma ci aspetta al varco del futuro”.
La delegazione fiorentina è stata accolta dall'Amministrazione comunale di Mauthausen e insieme al Sindaco e all'Assessore alla Cultura austriaci ha omaggiato il memoriale presso la stazione ferroviaria di Mauthausen dove migliaia di deportati, molti dei quali italiani, arrivarono per raggiungere il vicino campo di concentramento.
L'amicizia tra Firenze e Mauthausen serve a rinnovare un punto di vista comune, un'unione e un senso di fratellanza da cui i paesi europei devono trarre forza per seguire insieme un percorso democratico, perché nessuno dimentichi, perché la debolezza di un popolo, la crisi economica, la povertà e lo smarrimento che ne consegue non si tramuti più, come successe in tempo di guerra, in una perdita della propria coscienza, dei propri ideali.