UFFICI POSTALI A FIRENZE E PROVINCIA: "RISTRUTTURARE CIOE' LICENZIARE?"
Richieste di chiarimento da parte dei consiglieri di Rifondazione comunista
Poste italiane propone un piano di ristrutturazione dei servizi postali. A Firenze e in Toscana - avvertono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - "saltano 600 posti di lavoro". I lavoratori protestano per "l’abbattimento dei servizi e dei piccoli Uffici Postali". Rifondazione Comunista "esige che venga considerata l’utilità sociale del servizio postale e chiede quanti dei 187 Uffici Postali sulla Provincia di Firenze verranno soppressi e quale sarà l’impatto sull’occupazione". Presentata in Provincia una domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"I lavoratori di Poste italiane a Firenze protestano contro il piano di ristrutturazione dei servizi postali annunciato nei giorni scorsi che solo a Firenze produrrà il taglio di 126 zone di recapito, 600 posti di lavoro nella Regione Toscana. La manifestazione, promossa dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, si è svolta in piazza Strozzi, poi un corteo ha raggiunto via Porta Rossa dove è la sede regionale di Poste italiane.
I sindacati denunciano il disservizio che verrà procurato ai cittadini «è bene sapere che con questo piano la corrispondenza verrà recapitata una o due volte la settimana al massimo senza contare i disagi per i cittadini dovuti alla chiusura di numerosi piccoli uffici» oltre che il massacro dei posti di lavoro.
Sotto accusa la mancanza di sviluppo del settore. Il timore è il futuro del servizio postale venga derubricato ai soli servizi via Web e la gestione del Banco Posta, con un taglio pesante a tutti qui piccoli uffici postali che svolgono una funzione sociale di assistenza e consulenza particolarmente per gli anziani e tutti i cittadini che hanno più di altri
problemi di mobilità.
Sono 187 attualmente gli uffici postali sul territorio della Provincia di Firenze, Rifondazione Comunista chiede che sia considerato nel nuovo piano di ristrutturazione dei servizi postali, l’impatto sui servizi sociali e sull’occupazione, in particolare dei piccoli centri, uscendo dalla mera logica del profitto e facendosi carico delle responsabilità sociale che questo servizio comporta.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel ribadire la propria solidarietà ai lavoratori delle Poste Italiane confermano il pieno sostegno alla vertenza in corso portata avanti dai lavoratori e dai sindacati di categoria chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di
riferire dettagliatamente sulla vertenza in corso negli Uffici Postali Postali e dei portalettere in particolare che in modo improvvido hanno annunciato un piano di ristrutturazione che riduce il servizio e i posti di lavoro.
Vorremo sapere se nel piano proposto da Poste Italiane è scritto se e quanti dei 187 Uffici postali della Provincia di Firenze verranno soppressi e quanti posti di lavoro si perderanno nel caso vengano attuato il suddetto piano.
Altresì chiediamo di sapere, se la Provincia di Firenze è stata investita per quanto di propria competenza sui temi della vertenza e cosa intende fare unitamente alla Regione Toscana, per salvaguardare una attività socialmente strategica sul territorio e sul piano della distribuzione postale per soddisfare i bisogni dell’utenza.
Quale strategia la Provincia di Firenze intende adottare per salvaguardare i posti di lavoro e le specifiche professionalità in essere".