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SIRTI, QUALCOSA SI MUOVE
La vertenza esplorata nel Consiglio provinciale di Firenze. Attesa per l'incontro del 24 maggio

Vertenza sulla Sirti di Sesto Fiorentino. L'assessore al Lavoro della Provincia di Firenze Elisa Simoni esprime preoccupazione per un settore come quello delle telecomunicazioni che è fondamentale e che necessita di investimenti. L'assessore, rispondendo a due domande d'attualità dei gruppi di Rifondazione comunista e della Lega Nord, ha ricostruito la vicenda della Sirti, un’azienda di servizi a livello nazionale, fondata a Milano nel 1921. Risulta impegnata nei settori Telecomunicazioni, trasporti, energia e impianti tecnologici e occupa oltre 4 mila addetti (dei quali 110 in Toscana nelle sedi di Pisa, San Vincenzo e Sesto Fiorentino). L’azienda nel corso dell’incontro svoltosi il 12 aprile al Ministero del Lavoro, ha presentato richiesta di trasformare la Cassa integrazione straordinaria in corso da Cassa per riorganizzazione a Cassa per crisi aziendale. I sindacati, invece, hanno proposto di ricorrere al Contratto di solidarietà. Le parti non hanno raggiunto l’accordo e in data 16 aprile l’azienda ha inviato comunicazione a buona parte dei lavoratori interessati dal provvedimento di Cigs per crisi (mille). Per la sede di Sesto Fiorentino, dove operano 60 lavoratori, la Cassa riguarderebbe 20 addetti. Non viene prevista rotazione. I sindacati sottolineano come, al di là della crisi del settore, Sirti stia pagando la mancata capacità di gestione del management e la difficoltà a realizzare investimenti (normativamente previsti dalla Cigs per riorganizzazione). L’obiettivo delle organizzazioni sindacali è quello di ricondurre l’azienda ad una trattativa al fine di giungere ad un accordo. L’azienda non avrebbe intenzione di mutare le proprie determinazioni, ma si sarebbero riaperti margini di confronto, anche dopo l'ultimo presidio dei lavoratori l'11 maggio.
"L'azienda, forse, dopo la straordinaria mobilitazione dei lavoratori sarebbe disposta a mettersi a un tavolo senza scegliere la modalità classica del licenziamento", ha commentato il consigliere di Rifondazione Andrea Calò che con il consigliere Lorenzo Verdi ha presentato una nuova domanda d'attualità. Il 24 maggio a Milano si incontrano le parti sociali con i vertici dell’azienda. Rifondazione Comunista "a sostegno della vertenza chiede alle amministrazioni locali di qualificare le proprie iniziative per contrastare il massacro sociale".
Per Marco Cordone (Lega Nord) è importante che finalmente la controparte aziendale sia disposta a sedersi a un tavolo di trattative, "cercando di non forzare sugli iniqui provvedimenti del governo Monti. Continueremo a monitorare la vertenza e auspichiamo che dal tavolo del 24 maggio scaturisca la possibilità di mantenere i posti di lavoro, senza rifugiarsi nell'applicazione degli ammortizzatori sociali che sono sempre un ripiego".

21/05/2012 13.49
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze