EX ISI E CHAMPION, DIBATTITO E PROSPETTIVE
In Consiglio provinciale il punto dell'assessore al Lavoro Elisa Simoni. I commenti delle forze politiche nell'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi
Su ex Isi e Champion, l'assessore al Lavoro Elisa Simoni ha svolto una comunicazione in Consiglio provinciale.
Circa l'Ex Isi: è in corso l'indagine sul fallito tentativo di riconversione industriale, a cui sono seguiti alcuni arresti. La scorsa settimana Regione,Provincia e Sindacati hanno incontrato la Solarlight, del gruppo Angelantoni industria, che dovrebbe occupare una parte dei lavoratori. Si fanno strada ipotesi di spacchettamenti di attività per trovare più soluzioni che diano futuro ai lavoratori.
Champion. L'azienda nei mesi scorsi ha deciso la chiusura della sede di Scandicci e di trasferire i circa cinquanta dipendenti tra lavoratrici e lavoratori a Carpi (in Provincia di Modena), senza prevedere ammortizzatori sociali e rifiutando di incontrare Regione,Provincia e Comune nonostante le ripetute richieste da parte delle istituzioni. Si tratta di una grande ferita, non solo per come sono stati trattati i dipendenti, soprattutto donne con famiglia e figli le cui esigenze non sono stati tenute in conto, ma anche per l'offesa che è stata recata alla Toscana e a tutto il territorio fiorentino.
Per Samuele Baldini (Gruppo Misto) "appare ancora più evidente lo 'sfregio' fatto ai lavoratori e al territorio. Qualcuno, in queste ore, sta parlando di frode sofisticata che ha portato all'arresto (per truffa e bancarotta fraudolenta) i tre amministratori che promossero l'operazione Isi". Qualche campanello d'allarme "era pero' suonato. Nel febbraio 2010 fu raggiunto l'accordo tra Electrolux e Energia futura (tanto che quando venne assunto l'ultimo dipendente fu ceduto lo stabilimento) e subito dopo qualche settimana gli operai vennero messi in cassa integrazione". Delle due l'una: se c'è "un progetto virtuoso (si parlava di un portafoglio ordini di 570 milioni) non si puo' scegliere la cassa integrazione. O ancora. Dai curricula di chi si candidava alla nuova operazione e quindi alla costruzione del nuovo piano industriale, emergeva la mancanza di esperienza nel settore delle energie rinnovabili". Oggi la magistratura "ci dice che i tre ex amministratori avrebbero distratto o dissipato 12 milioni tra consulenze, scatole- societa' fantasma o addirittura un affitto milionario (1,5 milioni) per una sede a Roma". L'Assessore "ha detto che la politica non ha mai scelto gli imprenditori. Se questo è vero e se sono tutti in buona fede, cosa della quale non dubito, gli enti locali si costiuiscano come parte lesa per rendere almeno un po' di giustizia ai lavoratori e al territorio, violentato da un qualcosa di oscuro, costruito - cosi appare- ad arte per fare un proprio e vero 'sacco' senza dare prospettiva e continuita' di produzione e occupazione".
"Come avevamo previsto - dice per parte sua Guido Sensi (Pdl) - finalmente c'è un'indagine della Procura della Repubblica che sembra mostrare una certa estensione. Siamo agli inizi del chiarimento di una vicenda complessa che ha compromesso la vita di centinaia di persone. Non è solo una truffa imprenditoriale, ma a ciascun dipendente. Come questo sia potto avvenire con gente che fin dall'inizio si è mostrata omaffidabile è tutto da capire. I passaggi più recenti presentano anch'essi problematiche su cui fare chierezza. Gli unici finanziamenti sono venuti da Fidi, che è però sotto l'occhio della Banca d'Italia. Di fatto per l'ex Isi si presenta la prospettiva di uno spacchettamento, forse con meno problematiche, ma non per questo con meno aspetti da risolvere- Mi auguro che vengao recuperati i 60 mila euro per operaio che la ex Electrolux aveva lasciato a Fojanesi. Non si può dipendere a oltranza dalla cassa integrazione".
Andrea Calò (Rifondazione comunista) rileva che "oltre alle responsabilità giudiziarie oggetto di provvedimenti da parte della Guardia di finanza, ve ne sono di politiche e istituzionali che non possono essere sottaciute, anche perché ci sono 370 lavoratori che da anni attendono un rilancio delle attività e un reale processo di reinternalizzazione. Le Istituzioni Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Scandicci, proprio in materia di finanziamenti, incentivi, accordi ministeriali e formazione professionale, non possono ritenersi estranei da una vertenza che dodveva essere esempio per l’Italia ed è diventata una vergogna". Circa Champion "oltre all’arroganza e irresponsabilità del gruppo societario che ha cancellato diritti e lavoro emergono anche responsabilità istituzionali per avere sottovalutato il campanello di allarme lanciato da Rifondazione proprio nel 2010 quando l’azienda aveva iniziato a licenziare i primi lavoratori. La sottovalutazione di allora pesa come un macigno sulle modalità disinvolte con le quali l’impresa ha giocato sulla pelle dei lavoratori mettendo in essere un profilo di totale irresponsabilità sociale".
Loretta Lazzeri (Pd) trova che "siamo davanti agli ultimi sei mesi di cassa integrazione. C'è bisogno di soluzioni vere per Isi. Non tutti gli imprenditori sono uguali. La cordata che non ha avuto successo aveva messo del suo. Speriamo che le nuove ipotesi possano concretizzarsi in territorio veramente ferito da una vicenda così lunga ed estenuante. Tutti si erano impegnati a trovare soluzioni ed era sembrato opportuno puntare alle energie rinnovabili che rappresentano il futuro. Nel caso di Champion, la gente è stata mandata a casa senza prospettive. Sorprende l'iniziativa della proprietà che era stata accolta nel territorio con grande attenzione. RItstturruazione dei locali che erano stati fatti. Ci si trova a iniziative di queste natura. Concordo con chi promuove campagne per mostrare il volto insensibile dell'azienda che era stata accolta a braccia aperte dal territorio".
La Lega Nord "ha sempre seguito la vicenda di Isi dall'inizio - spiega il consigliere Marco Cordone - Mi sembra decisivo da una parte che sia garantito l'allungamento degli ammortizzatori sociali per i lavoratori e dall'altra che, nella nuova asta che avrà luogo il 24 luglio di quest'anno, si tenga conto dell'acquisto dell'azienda nel suo complesso. E' importante che le indagini facciano il loro corso, rapidamente, e che i truffatori siano perseguiti perché hanno reso vittime 374 lavoratori. Per quanto riguarda Champion, sono colpito dall'insensibilità dell'azienda che ha avuto un'accoglienza ottimale nel territorio: prima di andare a Carpi, bisognava pensarci bene. Apprezzo la battaglia che stanno facendo le lavoratrici, a cui non sono stati riconosciuti gli ammortizzatori sociali".
"Mi dispiace - osserva il capogruppo Pdl Erica Franchi - ma su Isi oltre alle responsabilità manageriali, vanno ricercate anche quelle politiche. C'è un peccato originale, fin dall'inizio, nella scelta dell'amministratore. Troppo facile ora concentrare il tutto sulla pista giudiziaria. La situazione è tragica alla Champion, ma devo rilevare che il fatto che l'azienda non voglia parlare con il livello politico è indice di un'inadeguetazza di cui si ritiene siano investiti gli interlocutori. La proposta del Sindaco Gheri di boicottrare i prodotti Champion mi pare ridicola. I boicottaggi dovrebbero essere planetari per essere efficaci. Bisogna domandarsi, piuttosto, perché tutti scappano, perché a Scandicci, ad esempio, manca una politica industriale seria del territorio. E intanto, a farne le spese sono soprattutto le donne".
Secondo Riccardo Lazzerini (Sel) Isi e Champion "sono due grosse ferite, tra quelle che costellano il territorio. La condanna va espressa nei riguardi di chi consente ad aziende private di poter fare così. Indubbiamente ce una ferita che investe i soldi della Provincia e che è il Maggio Musicale Fiorentino. Ci sono, insomma, vicende nelle quali la Provincia è attore principale e può agire decisamente".