CENTRO DIREZIONALE BTP CALENZANO: "CORSA CONTRO IL TEMPO"
Il gruppo provinciale di Rifondazione comunista sul prossimo incontro del 4 giugno
Centro direzionale Btp di Calenzano, "a termine la cassa integrazione dei 154 lavoratori a rischio licenziamento. Entro il 5 agosto – scadenza degli ammortizzatori sociali- deve essere trovata una soluzione - rilevano i consiglieri provinciali di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi - senza la quale potrebbero finire in mobilità per 18 mesi e successivamente a casa". Convocato un tavolo regionale il 4 giugno, "strategico per evitare un esito drammatico della vicenda dal punto di vista sociale Una corsa contro il tempo. Ancora in una situazione di forte precarietà anche i lavoratori di Impresa dei 304 da adesso in cassa integrazione straordinaria".
Rifondazione Comunista esprime preoccupazione e la piena solidarietà ai lavoratori della Btp e chiede alla Provincia di Firenze di riferire sull’incontro convocato per il 4 giugno dalla Regione Toscana. Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"Apprendiamo che l’assessore regionale alle attività produttive ha convocato per il 4 giugno un incontro con le istituzioni ed i sindacati per «monitorare» la situazione dei 154 lavoratori Btp (Baldassini Tognozzi Pontello) in cassa integrazione da circa un anno e che ancora fanno riferimento al centro direzionale di Calenzano. Amministrativi e tecnici, che finiranno in mobilità il 5 di agosto prossimo.
Gli altri lavoratori BTP, passati con Impresa spa di Raffaele Raiola, che a dicembre aveva acquistato con la procedura del concordato preventivo i cantieri pubblici aveva preso in carico 560 operai, rimasti adesso 469. Vengono messi adesso in cassa integrazione straordinaria 304 .
Questi sono alcuni dei numeri che testimoniano l’ecatombe della BTP, mostro economico cresciuto all’ombra delle “grandi opere” e infranto con le prime burrasche di fine regime Berlusconi – Bertolaso. Adesso pagheremo con un ennesimo disastro sociale, la soppressione di molti posti di lavoro e con grandi opere di devastazione del territori lasciate a mezzo.
La speranza per alcuni di questi lavoratori è che nell’incontro chiesto dalla Regione Toscana il 4 giugno prossimo si apra la possibilità di usufruire della cassa integrazione in deroga nel tentativo di ricollocarli in futuro per la realizzazione di negozi Esselunga, che avrebbe dovuto costruire Btp, e sui quali esisterebbe ancora un diritto di prelazione da far valere.
Gli scriventi consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
denunciano tutta la propria preoccupazione per il protrarsi degli effetti nefasti della caduta dell’impero Btp e le dirette conseguenze sul piano occupazionale , sia di Impresa spa, che dell’indotto,
esprimono solidarietà a tutti i lavoratori coinvolti in una drammatica crisi aziendale e chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sullo stato della vicenda inerente la crisi del centro direzionale BTP di Calenzano, sulla questione occupazionale e sullo stato degli ammortizzatori sociali. Altresì chiediamo di sapere anche quanto sta avvenendo nella Società Impresa di Raffaele Raiola che dopo aver rilevato da BTP 560 lavoratori, dei quali 304 ancora in cassa integrazione è ancora in fase di cessioni societarie e quindi in forte stato di precarietà. Altresì chiediamo di sapere l’esito dell’incontro al tavolo regionale previsto per il 4 giugno in riferimento alla sorte dei 150 lavoratori. Inoltre chiediamo quali sono le iniziative che la Provincia di Firenze intende attivare in merito al sostegno ai salari e redditi e a tutela dei lavoratori della galassia Btp".