IMER DELOCALIZZA DA CERTALDO?
Rifondazione alla Provincia di Firenze: "Doveroso aprire un tavolo di trattativa. Fare ragionare la proprietà"
Imer, affermata azienda dell'azienda che si occupa di macchine edili, da Certaldo avvia "la delocalizzazione delle attività". "Una grave decisione che colpisce duramente i lavoratori e l’occupazione - dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - La Rsu proclama uno sciopero ad oltranza fino all’attuazione di un tavolo di trattative". Rifondazione Comunista esprime solidarietà ai lavoratori e chiede dalle Amministrazioni Locali e alla Provincia di Firenze di "contrastare il profilo assunto dalla proprietà di attuare una delocalizzazione senza aprire un doveroso tavolo di trattative sindacali, di tutelare e sostenere i lavoratori nel rispetto dei propri diritti". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"Apprendiamo che la Imer affermata azienda dell'azienda che si occupa di macchine edili, con sede a Certaldo ha comunicato ai 66 lavoratori, per cui già sono stati attivati i contratti di solidarietà e lavorano circa al 60% del loro normale orario di lavoro, di voler delocalizzare l’azienda e portare l'intera produzione in località di Serre di Rapolano nella Provincia di Siena.
Immediatamente la RSU in accordo con la Fiom Cgil che segue la vertenza, ha dichiarato un pacchetto di ore di sciopero ad oltranza fin quando i vertici dell'Imer non ascolteranno i lavoratori.
Lo sciopero inizierà oggi , 29 maggio, a partire dalle 7,30 dinnanzi ai cancelli dell'azienda IMER, in località di Certaldo. Nel comunicato sindacale la RSU e l’organizzazioni sindacali ha dichiarato: "la proclamazione dello stato di agitazione per fermare il processo di trasferimento a Rapolano, fino a quando non ci sarà un chiarimento con la proprietà."
La modalità del trasferimento coatto del sito produttivo sembra diffondersi in maniera preoccupante tra alcuni proprietari di azienda, che sembra abbiano a noia confrontarsi con le esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie; gli esempi non mancano tra le aziende, che non hanno brillato né sul piano della trasparenza né tanto meno su quello della responsabilità sociale sulla Provincia di Firenze e in Toscana in generale.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere la piena solidarietà ai lavoratori della Imer, interessati da una delocalizzazione di attività e coinvolti in una intollerabile precarizzazione occupazionale,
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su quanto sta avvenendo nello stabilimento Imer situato tra Certaldo e Poggibonsi sul versante delle attività produttive, e sulla annunciata volontà di delocalizzare in maniera unilaterale il lavoro.
Altresì chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze è stata interessata sulla vicenda del trasferimento delle attività produttive dallo stabilimento Imer di Certaldo allo stabilimento di Serre di Rapolano in Provincia di Siena, se si pensa di intervenire per le proprie competenze nella vertenza , per contrastare il profilo assunto dalla proprietà nell’attuare una delocalizzazione senza aprire un tavolo di trattative.
Inoltre chiediamo nel rispetto del contratto e dei diritti dei lavoratori che la Provincia di Firenze insieme alle parti sociali e alle istituzioni locali favorisca l’attuazione di un tavolo di trattative al fine di raffreddare i conflitti e dare dignità alle esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie".