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NASTRO BAGAGLI ALL'AEROPORTO DI PERETOLA. STIPENDI E INCERTEZZE
I 30 operai addetti al servizio "vivono una situazione di precarietà"

30 operai addetti al servizio del nastro bagagli nell’aeroporto di Peretola "non stanno percependo i propri salari". Si tratta degli oltre 30 dipendenti dell’azienda Mtm Made to Move di Sant'Ilario d’Enza (Reggio Emilia) passati al gruppo Giacchieri di Roma, operanti presso l’Aeroporto Vespucci. L’azienda romana - ha spiegato l'assessore al Lavoro Elisa Simoni rispondendo a un'interrogazione dei consiglieri provinciali di Rifondazione Andrea Calò e Lorenzo Verdi - nel corso della primavera scorsa ha vinto il bando di gara per lo svolgimento di alcuni servizi nello scalo fiorentino. Nell’ambito di una fase critica dovuta anche alle difficoltà da parte del gruppo Giacchieri nel riassumere tutti i lavoratori coinvolti, il 15 giugno 2011 i lavoratori hanno ricevuto da Mtm il cedolino dello stipendio del mese di maggio ma non i relativi assegni. Inoltre gli stessi lavoratori hanno denunciato come nell’ambito delle funzioni svolte dallo stivaggio, carico e scarico degli aeromobili, alle pulizie degli stessi, la conduzione dei nastri arrivi e partenze risultasse particolarmente difficoltosa date le condizioni precarie del meccanismo, causa di innumerevoli disservizi e probabilmente ormai fuori norma. Veniva anche denunciata la mancata consegna ai dipendenti di materiale di base, per esempio vestiario, per affrontare l’impegno lavorativo. Presso l’aeroporto le parti hanno raggiunto un accordo circa il pagamento delle mensilità arretrate e la riorganizzazione lavorativa. I sindacati sottolineano che la situazione rimane molto precaria.
"La conclusione della risposta - ha commentato Lorenzo Verdi per Rifondazione - non ci tranquillizza, nel senso che questa era una situazione molto complicata per ragioni che andavano dal mancato pagamento degli stipendi alla precarietà nella condizione lavorativa all'incertezza sul futuro dei lavoratori. Avevamo appreso che una sorta di accordo era stato raggiunto e ora l’Assessore ce l’ha in qualche modo confermato. Allo stesso tempo credo che il fatto che i sindacati tornino a dire che la situazione è tutt’altro che sistemata è indicativo del fatto di una situazione che bisogna continuare a monitorare".

31/05/2012 14.08
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze