SAN CLEMENTE, CALO' (RIFONDAZIONE): "UNA QUESTIONE DI TEMPI"
"E di progetto esecutivo. Quali sono le scadenze reali per il ponte?"
Chiarimenti in merito ai tempi necessari al recupero funzionale e strutturale del Ponte di San Clemente, della sua messa in sicurezza e riapertura nei due sensi. Li chiede il gruppo provinciale di Rifondazione comunista con un'interrogazione presentata in Provincia di Firenze. i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi chiedono "che fine ha fatto il progetto esecutivo annunciato per aprile 2012? Quali sono i tempi reali per l'avvio e ultimazione dei lavori?". Di seguito il testo dell'interrogazione.
"Dal 24 giugno 2008 il ponte Mediceo di S.Clemente, frazione di Reggello è interessato da uno smottamento , dovuto alla rottura di due delle quattro barre di acciaio, che svolgono funzione di tirante all'arcata destra del ponte. Dallo smottamento il ponte rimase chiuso fino al 24 dicembre 2008 (circa sei mesi) , quando dopo i relativi monitoraggi e i primi
interventi di consolidamento provvisorio, il ponte fu riaperto al transito dei mezzi leggieri, con peso inferiore agli 80 quintali e con una limitazione del senso unico alternato, senza semaforo, con precedenza a chi proviene da S. Clemente.
Contestualmente la Provincia di Firenze affidò una perizia di parte nel procedimento per la richiesta danni, avviato immediatamente dopo la chiusura del ponte. Un accertamento tecnico preventivo per individuare gli interventi di ripristino, nonché accertare le
responsabilità e i danni procurati.
Negli atti consegnati al Tribunale di Firenze fu poi configurato il 60% delle responsabilità per quanto è accaduto a carico dei progettisti che furono individuati all'epoca dall'impresa costruttrice; il 20% delle responsabilità all'impresa che eseguì i lavori, mentre il restante 20% fu attribuito al progettista generale, nonché direttore dei lavori e responsabile unico del procedimento. Il danno fu stimato in circa 500 mila euro.
Da allora, sulle sorti del Ponte, le Istituzioni Locali a cominciare dalla Provincia di Firenze e ai Comuni di Rignano sull'Arno e Reggello si sono più volte spese pubblicamente per ultimare gli interventi, senza mai chiarire i tempi e soprattutto la globalità degli interventi messi in essere.
A tutt'oggi cittadini, lavoratori e le piccole imprese che ancora sopravvivono a S. Clemente hanno richiesto a più riprese l'ultimazione dei lavori e soprattutto la loro ultimazione in tempi certi mentre sono ancora irrisolti i problemi legati al ripristino, alla stabilità , alla messa in sicurezza e alla transitabilità completa.
Il 17 febbraio 2012 la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture della Provincia di Firenze in un tour nel valdarno fiorentino incontrò a Reggello i Sindaci escluso quello di Rignano sull'Arno ai quali riferì lo stato delle opere in corso, quelle in cantiere e/o in progettazione, guardandosi bene di riferire sullo stato dei lavori per il Ponte di S Clemente, opera della quale non parve interessare neanche al Sindaco di Reggello presente.
Il 16 marzo 2012 la Vicepresidente della Provincia di Firenze con delega alle Infrastrutture tiene una conferenza stampa a Rignano sull'Arno con il Sindaco di Rignano , nel corso della quale dichiara che "….entro la fine del 2012 contiamo di iniziare i lavori per il recupero funzionale e strutturale del ponte mediceo di Rignano sull'Arno. Le procedure di appalto saranno abbastanza rapide, anche perché i soldi che la Provincia di Firenze aveva prudentemente accantonato in previsione di questo intervento, circa 110 mila euro, sono sufficienti a coprire i costi dell'operazione, così come emerge dal progetto esecutivo che ci verrà consegnato entro aprile….".
A tal proposito è bene precisare che il progetto di recupero del ponte di San Clemente non prevede alcuna demolizione di parti strutturali dell'opera esistente, bensì si basa sull'azione di rinforzamento dell'attuale impalcato di trave, per rendere completamente fruibile il ponte.
Considerato che la Provincia di Firenze non ha mostrato a tutt'oggi affidabilità nelle performance gestionali riguardanti le infrastrutture, la viabilità, la mobilità
Evidenziato che a tutt'oggi non è stata creata una efficiente "cabina di regia " tra le amministrazioni Locali per risolvere in modo positivo e in tempi credibili i problemi irrisolti del Ponte di San Clemente,
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista preso atto che la Provincia di Firenze ha dichiarato che entro aprile 2012 sarebbe entrata in possesso del progetto esecutivo con i quali verranno realizzati i lavori di messa in sicurezza e che di detto progetto nessuno ancora sa niente,
chiediamo Presidente della Provincia di Firenze e all'Assessore competente di riferire
sullo stato di completamento dei lavori del Ponte Mediceo di S. Clemente,
sull'esistenza del progetto esecutivo pronto ad aprile 2012,
quali sono le prossime tappe relative all'avvio dei lavori per il recupero della funzionalità e della messa in sicurezza del Ponte e la data per il completamento dei lavori.
Infine chiediamo di convocare una pubblica assemblea, unitamente con gli altri Enti, a S. Clemente, per riferire alla popolazione sui problemi ancora aperti al fine di ultimare il Ponte dei 'sospiri'".