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CONSIGLIO PROVINCIALE, "GRAVI RIPICCHE SUI DIPENDENTI IN PROTESTA"
Dura critica di Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista) sulla conduzione dell'ultima seduta da parte del Presidente Ermini giudicata "lesiva dei diritti dei lavoratori"

I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi esprimono una posizione molto dura sulla conduzione dell'ultima seduta del Consiglio provinciale. Hanno rilasciato a riguardo la seguente nota.

"I lavoratori in presidio al Consiglio Provinciale per difendere il contratto integrativo e i diritti: vergognosi e lesivi del rispetto dei lavoratori sono stati gli atti e il comportamento assunto dal Presidente del Consiglio Provinciale di Firenze
Il gruppo di Rifondazione Comunista presente in Provincia di Firenze non condivide la scelta fatta dal Presidente del Consiglio Provinciale Avvocato David Ermini, a fronte della mobilitazione dei lavoratori dell’Ente, di ignorare la richiesta fatta dalla RSU e dai dipendenti della Provincia in presidio, di farsi promotore di un pronunciamento nei confronti della Giunta affinché venga riaperta la trattativa in merito alla contrattazione decentrata.
Una modalità tutt’altro che autorevole ma senz’altro autoritaria e arrogante che niente ha che vedere con la tradizione inclusiva, accogliente, dialogante che ha contraddistinto da sempre l’assemblea di Palazzo Medici Riccardi.
Goffi e maldestri sono stati i comportamenti assunti dal Presidente del Consiglio durante i lavori del parlamentino e di fronte ad una protesta composta ma ferma, verso la quale le ha provate tutte per impedire che il dialogo corretto prendesse forma, sollevando problemi procedurali di opportunità e perfino di ordine pubblico, tutti miseramente naufragati.
Si deve ringraziare la responsabilità della RSU e dei lavoratori presenti, che la situazione non è degenerata. Per ore il presidio ha atteso con determinazione battendo ripetutamente le mani, che l’avvocato Ermini lasciasse la possibilità di una interlocuzione tra i lavoratori e il Presidente della Provincia Barducci.
A niente sono servite le ripicche dell’Avvocato Ermini dato che l’incontro auspicato si è poi svolto in una sala attigua a quella del Consiglio, il quale ha continuato a svolgere imperterrito i propri lavori ignorando la presenza e le istanze dei lavoratori.
Paradossale è la violazione del Regolamento del Consiglio da parte del Presidente che ha respinto una richiesta pervenuta dal gruppo di Rifondazione Comunista di modifica dell’ordine dei lavori ai sensi dell’art. 57 comma 5 rifiutandosi di porre in votazione l’istanza, così come previsto dalla norma regolamentare.
Quanto è accaduto ieri in Consiglio Provinciale non può essere rimosso o cancellato neanche dall’informazione di regime e di parte come quella prodotta dall’agenzia personale dell’esecutivo provinciale Florence Multimedia che ha omesso i tratti veri di una giornata dominata da un PD cieco e sordo ai temi della contrattazione dei diritti e del lavoro".

12/06/2012 12.24
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze