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ATTACCO AI CRISTIANI DELLA NIGERIA. PDL PRESENTA MOZIONE
Franchi alla Provincia: "Ogni pressione possibile da parte nostra per sollecitare azioni di tutela"

Libertà religiosa per la Comunità cristiana nel mirino in Nigeria. Con una mozione che verrà discussa in Provincia di Firenze, il capogruppo del Pdl Erica Franchi intende impegnare l'esecutivo di Palazzo Medici Riccardi a sollecitare azioni del Governo italiano a favore della libertà religiosa e a sostegno dei cristiani così duramente colpiti dal fondamentalismo. Di seguito il testo della mozione.


"Il Consiglio provinciale
premesso che
la libertà religiosa è un diritto che tocca la fondamentale integrità della persona, la dignità di chi intende agire di propria iniziativa, mosso dalla coscienza del dovere e non pressato da misure coercitive.

Evidenziato che:
Non si ferma la spirale di violenza che scuote l’Africa e la comunità cristiana in Nigeria ma anche in Kenya è da tempo vittima di violenze e sanguinosi attentati.

Nessuna delle maggiori città del nord e del centro del paese è stata risparmiata dagli attentati di Boko Haram: dalla capitale Abuja, dove a Natale una bomba in una chiesa ha causato la morte di decine di persone, a Kano, dove il 16 gennaio almeno 185 persone sono morte in una serie di esplosioni contro caserme e uffici del governo e della polizia, da Jos, dove un gruppo di boy scout l’11 marzo è riuscito a impedire a costo della vita che un’autobomba esplodesse nella chiesa di Saint Finbarr, a Maiduguri e Kaduna, teatri dei più recenti attacchi fino all’ultimo di Pasqua.
Nei giorni scorsi una bomba è esplosa in una chiesa alla periferia di Bauchi, nel nord della Nigeria, uccidendo almeno 15 persone.
La setta integralista islamica Boko Haram (che significa "L'educazione occidentale è corrotta") ha rivendicato gli attacchi contro due chiese.
Da una nota ANSA si legge quanto segue: "Siamo responsabili degli attacchi suicidi contro una chiesa a Jos e di un altro contro una chiesa di Biu", ha dichiarato al telefono un uomo che si è dichiarato portavoce della setta terrorista islamica”.
La matrice islamica del gruppo terroristico Boko Haram, vuole imporre la sharia nel Paese e dal 2009 ha intensificato gli attentati contro i responsabili governativi, forze di sicurezza e minoranze cristiane, soprattutto nei pressi delle chiese e durante le funzioni religiose.
Le oltre 500 persone che dal Natale 2011 hanno perso la vita in attentati e sparatorie non sono solo cristiane. Come dichiarato dall’arcivescovo di Jos parlando dei membri di Boko Haram «Gli estremisti sono dei terroristi, dei nemici della Nigeria e di tutta l’umanità, non solo dei cristiani; attaccano chiese, moschee, mercati e caserme in modo indiscriminato».

Preso atto dell’immediata e generale condanna ai tanti e recenti episodi di violenza integralista islamica che si sono succeduti negli ultimi mesi ed in particolare:
Tra le tante parole di condanna quelle del Ministro degli Esteri, Giulio Terzi che, dopo aver espresso ''profondo cordoglio'' per la l’atroce eccidio strage ha affermato: ''Basta eccidi atroci e barbari. La difesa della libertà di religione è una priorità assoluta per l'Italia'' sollecitando un "sempre maggiore impegno della comunità internazionale".
L'Unione europea ha espresso condanna “senza riserve” degli attentati con l’auspicio che gli autori ''siano al più presto portati davanti alla giustizia''.
Forti anche le reazioni in Vaticano, dove dopo che il presidente della Cei aveva invitato i fedeli colpiti a reagire con ''forza'' ma ''senza volontà di vendetta'', è intervenuto anche il direttore della sala stampa vaticana, che ha invitato le popolazioni locali ''a non cadere nel circolo senza uscita della violenza dell'odio omicida''.

Considerato che
la nuova strage di cristiani che si è compiuta recentemente in Nigeria, una nazione africana dove ormai quotidianamente il mondo assiste impotente, al martirio di tante vittime colpevoli solo di assistere ad una funzione religiosa, non deve passare sotto silenzio;

Nel 2011 il Parlamento Europeo, rilevando come la maggior parte degli atti di violenza religiosa nel mondo siano perpetrati contro cristiani, (nel Medio Oriente la comunità cristiana rischia l’estinzione) ha condannato tali attacchi e ha chiesto lo sviluppo di una strategia comune per tutelare la libertà religiosa;
Nel paese gli scontri religiosi non rappresentano una novità e se ne trovano tracce fin dalla fine della colonizzazione britannica nel 1960. Ma negli ultimi tempi la situazione è peggiorata a causa del profondo divario fra le regioni settentrionali a maggioranza musulmana e quelle meridionali dove si concentra gran parte della popolazione di fede cristiana. Il Nord è l'area più povera del paese; il tasso di disoccupazione è elevatissimo e la maggior parte della popolazione è priva di qualunque forma di assistenza sanitaria. Anche al Sud i problemi non mancano, però le regioni meridionali beneficiano della maggior parte dei proventi dell'industria petrolifera, la principale risorsa economica del paese, i cui impianti si trovano proprio a sud.

Ritenuto che debba essere preservato in via prioritaria il pacifico convivere delle popolazioni di diversa fede, frutto di secoli di dialogo interreligioso.
Tutto ciò premesso:

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Esprime sdegno e fermamente condanna ogni rappresaglia contro la comunità cristiana nel mondo ed ogni atto di violenza compiuto da ogni forma di integralismo religioso islamico;

Impegna il Presidente la Giunta Provinciale
a farsi promotore presso il Governo di azioni affinché quest’ultimo faccia sentire la propria voce presso il governo nigeriano e governi di altri Stati del Medio Oriente ove accadono quotidianamente tali eccidi, al fine di garantire la libertà religiosa a sostegno della comunità cristiana oggi tra le più colpite;

ad invitare il Governo Italiano a farsi promotore presso tutte le organizzazioni internazionali di iniziative rivolte alla tutela della popolazione civile coinvolta, e ripristinare la convivenza tra i credenti di ogni religione;

a sollecitare il Governo italiano, l’Unione europea, le Nazioni Unite e le Agenzie internazionali competenti ad attuare un intervento umanitario immediato ed efficace per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite, nonché per sviluppare le opportune iniziative politiche e diplomatiche atte a contrastare le strategie di odio e terrore".

12/06/2012 18.01
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze