BOEHRINGER, RIFONDAZIONE: "RINGRAZIARE FORNERO"
"I suoi provvedimenti all'origine di un atto grave e irresponsabile"
Il dramma degli esodati "compare alla Boehringer di Reggello. 20 lavoratori pre-pensionati si vedono negati i propri diritti pensionistici dai provvedimenti adottati dalla ministra Fornero -accusano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi". Si tratta di "un atto grave e irresponsabile dal punto di vista sociale". La Provincia di Firenze e gli Enti Locali "intervengano a tamponare il massacro sociale". Rifondazione comunista richiede che venga ritirato il provvedimento di modifica delle pensioni, "un pastrocchio da 'tecnici' senza coscienza politica e responsabilità sociale". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"Boehringer di Reggello 20 sono i lavoratori pre-pensionati, a cui era stato garantito l’accesso, per il maturamento dei requisiti in un tempo programmato, alla pensione aq seguito della delocalizzazione e degli accordi. Il cambio dei requisiti messo in atto dalla Ministra Fornero e dal Governo “tecnico” Monti, con l’approvazione della sciagurata riforma delle pensioni rischiano di lasciare senza reddito 390 mila 200 famiglie in Italia.
Sono i così detti “esodati” vittime di accordi, tra aziende e parti sociali, che a causa del cambiamento delle carte in tavola sono diventati accordi truffa per migliaia di lavoratori.
Attualmente la Ministra Fornero vorrebbe garantire il rispetto di tali accordi per 65 mila lavoratori, 1 per ogni 7 lavoratori circa. Numeri che mettono i brividi e che dovrebbero metterli anche al Governo Monti se avessero una coscienza sociale.
Ma possono gli enti locali , Comune di Reggello , Provincia di Firenze e in ultimo la Regione Toscana e Confindustria garantire il rispetto dei suddetti accordi partendo da questi venti lavoratori delle Boehringer?
A tal proposito i sindacati hanno chiesto a Confindustria di convocare l'azienda per discutere del futuro di questi venti lavoratori e riaprire così le trattative, come del resto prevede l'accordo sindacale al punto 4, nel caso di modifiche alla previdenza.
Rifondazione chiede che anche la Provincia di Firenze faccia la parte che gli compete in questa vicenda , pensando che probabilmente i 20 lavoratori della Boehringer potrebbero essere solo la punta dell’iceberg sul territorio provinciale e chiede che gli enti locali facciano sentire la propria voce al Governo Monti perche sia ritirato da subito il pacchetto di riforma delle pensioni, che mostra con evidenza che i cossiddetti tecnici hanno fatto un lavoro politico senza la dovuta coscienza sociale. Un massacro sociale che va interrotto e completamente rivisitato.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel ritenere grave e dannoso il provvedimento della Ministra Fornero in materia previdenziale, al fine di garantire e salvaguardare gli impegni assunti nei confronti dei 20 lavoratori da parte della Boehringer di Reggello chiedono al Presidente della Provincia di Firenze a all’Assessore competente di riferire sulla vicenda, attivando tutti i canali volti a verificare la possibilità di garantire gli accordi presi tra la Boehringer e le parti sociali, in sinergia con gli altri EE.LL. – Comune di Reggello e Regione Toscana - facendosi parte attiva delle richieste dei sindacati affinché sia cancellata la possibilità che i lavoratori esodati siano vittime di accordi truffa.
Altresì chiediamo l’impegno dell’Amministrazione Provinciale a monitorare le altre aziende sul territorio della Provincia di Firenze, che hanno sottoscritto analoghi accordi che prevedono il prepensionamento, e rientrano nel fenomeno dei cosiddetti esodati.
Altresì chiediamo che la Provincia di Firenze faccia sentire la propria voce nei confronti del Governo Monti e della Ministra irresponsabile Fornero, affinché venga ritirata la riforma delle pensioni attuata da questo governo, impedendo così la lotteria degli esodati di cui solo uno su sette avrà quello che gli spetta e a tutti gli altri sarà garantita una lenta agonia, che potrebbe sfociare in un massacro sociale senza precedenti nella storia della Repubblica Italiana".