VIOLENZA DI GENERE, LA PROVINCIA AL LAVORO PER ISTITUIRE UN TAVOLO DI COORDINAMENTO E CONTRASTO
L’assessore Sonia Spacchini: “Lo scopo è integrare le azioni realizzate dai singoli enti, istituzioni e associazioni in campo sanitario, sociale e giuridico, per fornire un sostegno sempre più efficace e complessivo alle donne oggetto di ogni tipo di violenza”
“Vogliamo istituire un tavolo per costituire una rete che coordini e armonizzi tutte le azioni già in campo dei soggetti coinvolti nell’assistenza alle donne vittime di violenza, per riuscire a dare risposte e assistenza in maniera complessiva ad un fenomeno sociale contro il quale non possiamo non agire con determinazione. Per questo come Provincia di Firenze lavoreremo alla istituzionalizzazione di un accordo in grado di mettere al centro dei servizi la donna, assistendola sotto tutti i profili di intervento, da quello sanitario a quello sociale a quello giuridico".
Questo l’annuncio dato dall’Assessore provinciale alle Pari Opportunità, Sonia Spacchini, nell’ambito del seminario iniziale del progetto “La rete dei servizi territoriali come risorsa nel contrasto alla violenza di genere” promosso dall’Associazione Artemisia, in collaborazione con Regione Toscana, Azienda sanitaria di Firenze e Società della Salute Fi Sud-est.
“I dati ci confermano che purtroppo il trend di violenze nei confronti delle donne non accenna a diminuire - continua l’Assessore Spacchini - . Ogni anno al centro antiviolenza di Firenze si rivolgono in media 650 donne, la maggior parte vittime di abusi da parte dei partner o degli ex compagni. Tuttavia, malgrado i numeri sconfortanti, non si tratta di dati esaustivi sul fenomeno perché non tutte le donne denunciano la violenza o si rivolgono alle strutture preposte all’assistenza”.
“Il nostro impegno – conclude l’Assessore provinciale- è quello di raggiungere entro fine anno una firma congiunta tra tutti i soggetti (Enti, Istituzioni e Associazioni ) che a vario titolo sono coinvolti nell’affrontare il problema. Vogliamo che alle donne in difficoltà, che subiscono violenze di carattere psicologico, fisico, economico, i cui figli assistono alle violenze o ne sono anche loro vittime, arrivi un messaggio chiaro e corrispondente alla capacità di risposta dei servizi territoriali: ‘Non aver paura a chiedere aiuto, c'è chi ti affiancherà per uscirne. Trova la forza per farlo e nessuno ti lascerà da sola’”.