SANITA', RIFONDAZIONE: "LA REGIONE TUTELI I PIU' DEBOLI"
"Escludendo anziani, disabili e altre fasce della popolazione dalla compartecipazione alla spesa"
Il gruppo provinciale di Rifondazione comunista ha presentato una mozione in Provincia perché "la Toscana escluda i servizi sanitari e socio sanitari dalla compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini: non colpire le fasce di popolazione (anziani non autosufficienti, disabili, ecc.) più deboli e le loro famiglie”. Da luglio, infatti, in Toscana arriveranno le nuove tariffe Isee, il sistema di calcolo del reddito effettivo delle famiglie. "Questo provvedimento - dicono i consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi - se applicato non salvaguarderebbe il diritto all’assistenza sanitaria gratuito e universale nella nostra Regione". Ecco, di seguito, una parte del testo della mozione.
"Con legge regionale 66/2011 la Regione Toscana ha stabilito che la compartecipazione sarà dovuta, tramite calcolo ISEE, anche per i servizi e le prestazioni sanitarie e sociosanitarie. La legge sarà seguita da una Delibera di Giunta che dovrà determinare i criteri per l’applicazione della compartecipazione a tali i servizi e prestazioni.
Ribadito che la Costituzione, all’ art. 3 tutela le pari opportunità e, all’art. 32, afferma la tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, in quanto indispensabile presupposto per il godimento di tutti gli altri diritti costituzionali, la salute costituisce un diritto fondamentale.
Evidenziato che nonostante la legge 833/78, che istituì il servizio sanitario nazionale, avesse sancito un principio universale con l'obbligo per lo Stato di assicurare gratuitamente le prestazioni sanitarie e farmaceutiche a tutta la popolazione –finanziate dalla fiscalità generale-, successive leggi e norme legislative hanno limitato questo diritto stabilendo forme di compartecipazione alla spesa (ticket, ISEE, ticket aggiuntivi, ecc.).
Sottolineato in particolare, per quanto riguarda l’alta integrazione sociosanitaria è stata stabilita la compartecipazione alla quota sociale a carico della persona (D.lvo 109/1998), mentre resta a carico del SSN la quota sanitaria.
Evidenziato nei fatti che quanto previsto dalla legge finanziaria regionale 66/2011, oltre ad essere una palese violazione del dettato costituzionale, si configura come un grave attacco all’universalità del servizio sanitario che rappresenta uno dei pilastri della convivenza civile e della coesione sociale del nostro Paese e della nostra Regione.
Rilevato che tali misure andrebbero a colpire le fasce di popolazione (anziani non autosufficienti, disabili, ecc.) più deboli e le loro famiglie già fortemente gravate dal contributo per la quota sociale, fino a farli rinunciare alle prestazioni per insostenibilità economica e a ricondurre non autosufficienza e disabilità nella sfera del privato, nel chiuso delle mura domestiche e delle cure a carico delle donne.
Il Consiglio Provinciale di Firenze
nel ritenere le misure previste nella finanziaria regionale 2012 lesive del principio universale del diritto alla salute previsto dalla nostra costituzione
e considerato che la compartecipazione, tramite ISEE, anche sulla parte sanitaria andrebbe ad aggiungersi alle spese già sostenute per la parte sociale, che già oggi sta provocando impoverimento e sofferenza delle famiglie degli assistiti
Chiede al Presidente della Provincia di Firenze che intervenga senza alcun indugio presso la Giunta Regionale affinché venga salvaguardato il diritto all’assistenza sanitaria universale, nella nostra regione escludendo la compartecipazione ISEE dai servizi e le prestazioni sanitarie e socio sanitarie che rientrano nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza)".