CARTA DEI VALORI PER UNO SPORT ETICO, UN PROTOCOLLO D’INTESA IN PROVINCIA
Una Certificazione Etica per le attività sportive del territorio promossa dall’ente provinciale, il Comitato UISP di Firenze e il Dipartimento di Scienze Aziendali - Corso di Scienze Motorie, Sport e Salute dell’Università degli studi di Firenze
Per promuovere e garantire la valorizzazione dell’eticità dello sport, per sviluppare e rinforzare il suo ruolo formativo e rinnovare il rispetto dei quei principi fondamentali che dovrebbero essere la base di ogni attività sportiva, il Comitato territoriale Uips di Firenze ha scelto di definire una “Carta dei Valori” che, su base volontaria, le società e associazioni sportive affiliate Uisp possono adottare. Sottoscrivere la Certificazione Etica, promossa e sostenuta dalla Provincia di Firenze e dal Dipartimento di Scienze Aziendali - Corso di Scienze Motorie, Sport e Salute dell’Università degli studi di Firenze, significa entrare in un percorso virtuoso che prevede da una parte un monitoraggio periodico di azioni e comportamenti, dall’altra un riconoscimento del proprio modo di “ben agire ed operare”.
Per questi motivi è stato firmato, venerdì 22 giugno nella sala stampa O. Fallaci di Palazzo Medici Riccardi, alla presenza dell'Assessore Regionale allo Sport, Salvatore Allocca e del Presidente Nazionale della Uisp, Filippo Fossati, un protocollo d’intesa per lanciare il progetto dall’Assessore allo Sport della Provincia di Firenze, Sonia Spacchini, dal Presidente UISP Comitato di Firenze, Mauro Dugheri, dal professor Luca Bagnoli, del Dipartimento di Scienze Aziendali Università degli Studi di Firenze, e dal professor Massimo Gulisano, Presidente del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università degli Studi di Firenze. Il protocollo sottoscrive il documento “Carta dei Valori/Disciplinare Etico per lo sviluppo dello sport”: un set di requisiti comportamentali e gestionali dedicati alle aree tematiche nelle quali è rappresentabile la Responsabilità Sociale e l’Etica dello Sport, da condividere con i soggetti interessati (parte pubblica compresa), e tradotti in obiettivi di miglioramento sottoposti periodicamente a verifica di raggiungimento.
Tra i principi chiave: promuovere un modo di fare sport caratterizzato da comportamenti responsabili dei soggetti proponenti, sia verso le persone, sia verso il territorio ed altri soggetti interessati; qualificare il proprio ruolo all’interno della società nonché la propria offerta (sportiva) perché diventi “durevole” e sostenibile.
Obiettivi del Disciplinare/Carta dei valori (da applicare in maniera evidente e monitorabile):
a) Visione globale dello Sport
b) Formazione integrale dell’individuo
c) Tutela ed accesso dei diversamente abili
a) Reputazione e Correttezza degli operatori
b) Tutela salute e sicurezza delle persone (utenti ed operatori)
c) Tracciabilità della catena di fornitura (verifica degli insegnati)
d) Rispetto delle normative cogenti
e) Comunicazione v/s il mondo esterno
I requisiti di cui sopra dovranno essere declinati in sotto requisiti e le associazioni che vorranno aderire alla Carta dei Valori dovranno dare evidenza alla Uisp del loro rispetto o motivare il loro mancato rispetto, indicando tempi e modalità di adeguamento.
Il progetto si propone innanzitutto come strumento di autoanalisi, crescita ma anche di marketing interno (destinato agli stessi soggetti attuatori) per realizzare obiettivi che possono tradursi anche in un incremento dell’utenza e nel coinvolgimento da parte di altre realtà del settore o comunque interessate, coniugando all’etica dello sport, il benessere delle comunità, della vita e delle regole anche con riferimento alla gestione delle associazioni/società sportive.
L’iniziativa della Uisp di Firenze si incardina in un percorso, già avviato in altre Regioni ed adesso anche al centro dell’attenzione della Regione Toscana sullo sviluppo della Responsabilità Sociale anche all’interno delle associazioni/società sportive e quindi della promozione di un modo di fare sport che faccia riferimento a principi etici fondamentali.
“Il mondo dello sport sta mutando profondamente, tendendo sempre più al professionismo e nell’esasperazione delle prestazioni atletiche – ha commentato Sonia Spacchini – Questa trasformazione, insieme alle logiche di mercato, sta introducendo mutamenti anche nella concezione dell’etica. Inoltre la realtà dei mass media, portando le competizioni sportive ad una dimensione pubblica, fa diventare lo sport uno spettacolo sul quale gravano importanti interessi economici”. “In questo contesto, l’etica della lealtà è sottoposta a forti tensioni – ha concluso l’Assessore provinciale allo Sport - ma la sua sopravvivenza è essenziale per quella dell’intero mondo sportivo e dei valori che esso trasmette”.
“Oggi occorre andare oltre - dice il Presidente fiorentino Uips Mauro Dugheri - Per questo l’obiettivo al quale puntiamo a partire dall’annata sportiva 2012-2013 è incentivare le nostre società affiliate che concorrono realmente e in maniera etica a formare cittadini migliori per il futuro”.
“Così come le imprese si certificano nel settore ambientale o della responsabilità sociale - continua Dugheri - credo che occorra immaginare un cammino analogo per le realtà sportive del territorio nel segno di un modo nuovo di guardare allo sport e di fare sport. L’etica nello sport deve, cioè, essere un percorso che coinvolge molti attori, che diventano comunità educante, capace di rendere migliore la vita di ciascuno e quella di tutti”.
In Europa si avverte l’esigenza di affrontare le degenerazioni dello sport – come violenza, doping, corruzioni, successo a qualsiasi costo - con un’intensa azione formativa ispirata ai valori etici dello sport. Riscoprire e affermare tali valori (rispetto delle regole, spirito di sacrificio, socializzazione, perseguimento di un obiettivo) collegandoli a quelli tipici della pratica sportiva (prontezza di riflessi, capacità di prevenire, visione del risultato, diletto e passione, ecc.) significa puntare a formare uomini, oltre che campioni, così da realizzare quel motto - che ripeteva frequentemente Memo Geremia, dirigente degli undici scudetti del Petrarca Rugby – “Quel che conta è non perdere nella vita”.