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LA TRATTA FERROVIARIA DEL VALDARNO
Giorgetti: "Verso il superamento dei treni sovraffollati". Calò: "Ma non si sa quando si parte né quando si arriva"

Pendolari in Valdarno. La questione torna ad essere affrontata in Consiglio provinciale dall'assessore ai Trasporti Stefano Giorgetti, che risponde a una domanda d'attualità di Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista). La tratta in questione si caratterizza per un pesante sovraffollamento, problemi di mancata puntualità dovuti talvolta alla precedenza data ai treni di Alta velocità rispetto a quelli dei pendolari, col nodo di una discrezionalità lasciata al responsabile del movimento e che la Regione Toscana ha inteso affrontare con Trenitalia. L'immissione dei treni Vivalto, in ogni caso, dovrebbero garantire posti di viaggio tali (900 persone) da superare i problemi di sovraffollamento.
"Quella nella Valdarno è una delle tratte ferroviarie più problematiche sul piano gestionale, del rendimento del servizio e del rispetto del contratto - ha commentato Calò - Il punto è che la Regione Toscana non è così consequenziale alle decisioni che dice di prendere, un po' come nel giovo delle tre carte. La Regione interloquisce con Trenitalia che poi continua a fare quello che vuole attraverso Rfi. Le interferenze sistematiche che si verificano non consentono ai pendolari di sapere quando tornano a casa. In mezzo rimane, in ritardo, la gente che non sa quando parte e nemmeno quando arriva".

27/06/2012 08.52
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze