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BOEHRINGER, MANCA LA MEDICINA PER GLI ESODATI
La questione dei venti dipendenti affrontata in Consiglio provinciale di Firenze

La Boehringer ha completato il proprio trasferimento a Milano, mantenendo a Reggello soltanto la divisione farmaci da banco. L'assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni ha fatto il punto sullo stabilimento valdarnese, rispondendo a una domanda d'attualità di Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista).
In tutto questo percorso, dunque, il problema più grave si pone per 20 dipendenti, i cosiddetti esodati. Questi lavoratori sono andati in mobilità lo scorso aprile e non rientrano tra i cosiddetti salvaguardati: 65.000 lavoratori per i quali varranno le vecchie regole pensionistiche in quanto usciti dal lavoro entro il 4 dicembre 2011.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto a Confindustria di convocare l'azienda per discutere del futuro dei 20 dipendenti e per riaprire le trattative. I margini sono previsti già dall'accordo sindacale in essere, nel caso di modifiche della previdenza.
Le soluzioni che le organizzazioni sindacali ipotizzano sono due: incentivi economici come quelli che erano stati previsti per coloro che sono rimasti senza lavoro, oppure il trasferimento a Milano.
"Anche questo - ha replicato Calò - è uno dei frutti amari della riforma del Governo. Chiedo alle Istituzioni di non lasciare solo chi sta aprendo una giusta battaglia sociale sul tema dei diritti. La Fornero non sta dalla parte dei precari. Sulla Boehringer Provincia e Comune aprano un confronto positivo con le associazioni datoriali per rimettere al centro il tema dei diritti previdenziali".

03/07/2012 10.37
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze