EDISON, "RIASSORBIRE TUTTI I LAVORATORI"
La situazione presa in esame in Consiglio provinciale di Firenze
Il Consiglio provinciale si è occupato della situazione inerente la libreria Edison nell’autunno 2011. La sentenza della Corte di Cassazione (ultimo grado), attesa per dirimere la controversia fra Feltrinelli ed il Gruppo Bellentani, cui fa capo la libreria suddetta, ha dato ragione alla prima. Entro il prossimo 30 settembre quindi, con il termine del contratto d’affitto in essere, Edison dovrebbe lasciare l’immobile. Si pone il tema dell’utilizzo dell’immobile e soprattutto, del futuro lavorativo dei 38 dipendenti. La situazione è stata presa in esame dal Consiglio provinciale. L'assessore al Lavoro Elisa Simoni ha risposto a una domanda d'attualità di Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista). Da tempo, dunque, le organizzazioni sindacali chiamano in causa Feltrinelli per avviare una trattativa che abbia al centro, il recupero occupazionale degli addetti Edison. Il 70% dell’immobile di Piazza della Repubblica ha un vincolo di destinazione d’uso. Il 29 giugno scorso i lavoratori hanno manifestato presso Palazzo Vecchio incontrando il Vice Sindaco e l’Assessore al Lavoro del Comune di Firenze. Feltrinelli negli ultimi giorni sembra aprire ad una possibile soluzione. Effe.com, la società immobiliare del Gruppo, in un comunicato si dichiara disponibile a concordare con la proprietà della Libreria Edison di Firenze "un'ulteriore proroga di sei mesi a fronte del formale impegno" del Gruppo Bellentani "a collocarsi in una nuova sede e alla liquidazione almeno parziale dei debiti pregressi". Inoltre, Librerie Feltrinelli sostiene possibile "impegnarsi a selezionare alcuni lavoratori Edison per integrare i propri organici quando si aprirà il punto vendita della stazione ferroviaria a Santa Maria Novella ma non può certamente assorbire tutti" gli addetti della Edison. Il Gruppo Bellentani al momento non ha fornito risposta. L’Unità di crisi della Provincia di Firenze non è stata coinvolta nella vertenza.
"Questa vertenza - commenta Calò - ha una sua centralità, decisiva per ulteriori, analoghe, situazioni. Feltrinelli dovrebbe avere un profilo sociale capace di grossa responsabilità. Chi paga sono i lavoratori. Provincia e Palazzo Vecchio spingano Feltrinelli a sedersi con le organizzazioni sindacali per un piano di riassetto che riassorba lavoratori e lavoratrici, tutti peraltro molto qualificati".