PARI OPPORTUNITÀ: PARTE IN PROVINCIA “AFRODITE”
347 donne , ma ancora proporzionalmente poche ai livelli più alti e con carriere “al rallentatore” - Un progetto per favorire autostima e crescita professionale - Corsi e iniziative per sviluppare conoscenza, consapevolezza e i valori delle differenze di genere
In Provincia lavorano 347 donne, su 830 dipendenti. Sono il 41,8% della forza lavoro. Ma quando si va a vedere meglio dentro l’ente si scopre che in gran parte si concentrano ai livelli medio/bassi. Così su 34 dirigenti solo 8 sono donne (23,5%) e su 33 posizioni organizzative solo 12 sono donne. Va un po’ meglio nella categoria dei funzionari, in burocratese la fascia “D”: qui le donne sono 82 su 218 (37,6%). Scendendo alla fascia “C” la percentuale delle donne sale fino al 53,7 % (157 su 292). Nelle due fasce più basse infine, la “B” e la “A” la ripartizione fra i sessi rispecchia quasi fedelmente quella generale.
Per interpretare questo quadro e intervenire sul fenomeno, partendo non da recriminazioni “in rosa” ma da una volontà di tutto l’ente di valorizzare al suo interno le differenze di genere e di creare le condizioni per la crescita professionale dei suoi dipendenti, è partito in questi giorni in Provincia il progetto “Afrodite”, che oggi è stato presentato a tutti i dipendenti dell’ente.
Si tratta di un progetto del Comitato d’ente per le Pari Opportunità che è stato approvato dalla Giunta provinciale e ha ottenuto un finanziamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per 97mila euro, su una spesa totale preventivata di 121mila euro.
Quattro sono gli interventi previsti: il primo vuole incidere sulla attuale situazione attraverso un piano di attività di comunicazione per diffondere e far crescere, attraverso l’informazione, la cultura del valore della differenza di genere; il tutto attraverso assemblee, testimonianze, e interviste nell’ambito di un piano di comunicazione.
Il secondo riguarda le donne “immobili” da lungo tempo a bassi livelli. Per “scuoterle” si pensa a corsi per sviluppare l’autostima e ad una particolare “tutorship” da parte dell’ufficio del personale, a sua volta formato e responsabilizzato.
Il terzo è rivolto a funzionarie e dirigenti e si propone di offrire alle donne strumenti di affermazione professionale ed a tutti i quadri della Provincia competenze per valorizzare “femminile” e “maschile” nella gestione del personale e modelli di leadership non tradizionale.
L’ultimo intervento riguarda infine la diffusione e la promozione dei risultati del progetto.