Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

MAGGIO MUSICALE. "LA PROVINCIA CHIARISCA PUNTO PER PUNTO"
La richiesta dei consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi

Si dimette il direttore artistico della Fondazione del Maggio Musicale, mentre il Cda approva il bilancio consultivo con l'astensione di uno dei membri. "Compare dopo anni di attesa - registrano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista - il piano industriale nel quale dovrebbero essere indicati tutti gli aspetti gestionali futuri - il rientro dello sbilancio e quali impostazione strutturale si intenda dare al teatro per raggiungere una situazione economico-finanziaria ragionevole e soprattutto il delicato tema del personale". La Sovrintendente del Maggio Musicale, per evitare il commissariamento, "chiede 26 milioni di euro attraverso il conferimento di parte del nuovo teatro dell'Opera, mentre non si attenua il conflitto sindacale anche dopo la sottoscrizione di una intesa". Mentre il Comune di Firenze è "debitamente informato dell’esistenza del bilancio e di un piano industriale il Consiglio della Provincia di Firenze è ancora in attesa di ricevere gli atti di gestione". Rifondazione comunista, nel riconfermare la richiesta di dimissione della Sovrintendente del Maggio Musicale, chiede alla Provincia di Firenze di "chiarire punto per punto la gestione, lo sbilancio economico, le strategie per il risanamento e il rilancio della Fondazione e il delicato tema della salvaguardia occupazionale". Presentata una domanda d'attualità in Palazzo Medici Riccardi. Di seguito il testo.
"La Fondazione del Maggio Musicale perde pezzi importanti: il direttore artistico Paolo Arcà si dimette, ufficialmente per seguire altri «progetti professionali», alla vigilia dell'importante tournée in Sud America, scegliendo di passare al Teatro Regio di Parma. Le dimissioni arrivano in un contesto dove la crisi non è superata, né tanto meno sono venuti a diminuire i conflitti sindacali, mentre non migliora la performance gestionale della Sovrintendente. Lunedì 30 luglio la sovrintendente del Maggio Musicale Francesca Colombo torna a Palazzo Vecchio, di fronte alle commissioni cultura e controllo, per convincere le commissioni “…che la Fondazione ce la può ancora fare e che si può ancora evitare il commissariamento. A patto che le diano quei 26 milioni di euro attraverso il conferimento di parte del nuovo teatro dell'Opera….” Ma all’ordine dei lavori ci sono anche le spiegazioni che il Cda deve dare sul bilancio consuntivo approvato il 28 giugno scorso con l'astensione di uno dei membri del cda.
Bilancio che più volte è stato richiesto anche dalle Commissioni della Provincia di Firenze e che la Sovrintendente si è ben guardata di inviarne una copia ( più volte richiesta) , magari argomentandone anche il contenuto e le scelte. Oltre al bilancio c’è anche il tema del piano industriale, nel quale dovrebbero essere indicati tutti gli aspetti gestionali futuri - il rientro dello sbilancio e quali impostazione strutturale si intenda dare al teatro per raggiungere una situazione economico-finanziaria ragionevole.

Da quello che ci è dato sapere , notizie stampa “… inizia a circolare il Piano Industriale messo a punto dalla dirigenza del teatro. Per l'anno prossimo si prevede calo di circa dieci milioni di eruo del valore della produzione. Stessa cifra, più o meno, si cercherà di risparmiare dai costi di produzione: tagli in vista per i servizi, personale e materie prime. Dovrebbero calare le produzioni in proprio e gli acquisti del materaile per le scenografie. Tagli anche per gli artisti scritturati dall'esterno: il cachet diminuirà del 10%....”.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
a fronte dell’approvazione del bilancio consuntivo approvato dal CdA della Fondazione Maggio Musicale con l'astensione di uno dei membri,
e a fronte della “circolazione” del Piano Industriale messo a punto dalla dirigenza del teatro, in relazione alla non migliorata situazione economica della Fondazione a rischio di commissariamento e ad una difficile getsione dell’accordo sindacale intercorso anche con il sostegno dell’Amministrazione Provinciale
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sull’approvazione del bilancio consultivo, sul piano industriale, sulla situazione debitoria in essere e sulla gestione dell’accordo sindacale. Altresì chiediamo di sapere qual è stato il pronunciamento del rappresentante della Provincia di Firenze nel CdA in occasione dell’approvazione del bilancio consultivo e quali sono le scelte che il CdA ha previsto per risanare la situazione economico finanziaria della Fondazione. Infine chiediamo di sapere la gestione dell’accordo intercorso tra Istituzioni ( Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze ) Fondazione e parti sociali e soprattutto il tema della tenuta occupazionale e della tutela salariale dei lavoratori".

30/07/2012 11.25
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze