PDL: ESTATE 2012, GLI UNGULATI SI SPINGONO FINO ALLE PORTE DI CASA E I LUPI FANNO STRAGE DI CAPRE E PECORE
Quali sono gli strumenti messi in campo dalla Provincia? Presentata domanda d'attualità
I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI PROVINCIALI
Visti gli articoli di stampa dell’1 e del 2 Agosto 2012 apparsi rispettivamente su “Il Giornale della Toscana” e su “La Nazione”, in cui si denuncia la vicinanza di cinghiali ai centri abitati, anche durante le ore diurne, e l’attacco di lupi a capre e pecore;
Considerato che il problema degli ungulati assume proporzioni sempre più serie, soprattutto in estate e nel periodo di siccità, provocando danni all’agricoltura toscana per un totale di 7,3 milioni negli ultimi cinque anni, specie a cereali, vigneti e girasoli;
Rilevato che il numero dei cinghiali presenti in Toscana oscilla tra i 150mila e i 300mila, a cui si aggiungono 153mila caprioli, 8.800 daini, 3.600 cervi, 2.500 mufloni, oltre alle crescenti presenze di lupi portati dagli enti locali come predatori naturali degli ungulati con l’obiettivo di sfoltirne il numero che però a loro volta provocano danni alle greggi, come successo ad un allevamento a Scarperia dove, nonostante le recinsioni elettriche, i lupi hanno fatto strage di capre e pecore;
Dato atto che in Toscana la gestione dell’ecosistema è diventata particolarmente difficile, in quanto gli ungulati danneggiano le colture per un importo pari a circa 1,6 milioni l’anno, i predatori soffrono la siccità come le loro prede, gli incidenti stradali causati dall’attraversamento improvviso di animali selvatici hanno raggiunto la media di 1,5 al giorno, oltre all’aumento del fattore dei rischi sanitari, poiché spesso questi animali sono portatori di parassiti e malattie infettive;
PER SAPERE:
• Quali strumenti ha messo in campo la Provincia per far fronte al problema degli ungulati che, in cerca di cibo e di acqua, si spingono fino ai centri abitati anche in pieno giorno, provocando pure incidenti stradali, a cui si accompagna la questione degli attacchi dei lupi nei confronti degli allevamenti di capre e pecore, come successo nel caso dell’allevamento di Scarperia denunciato sull’articolo de “La Nazione”;
• Se le soluzioni adottate dalla Provincia abbiano solo carattere di eccezionalità volte a risolvere casi di emergenza, oppure se esiste un piano di messa in sicurezza delle campagne toscane, degli allevamenti, delle strade e dei centri abitati di fronte al moltiplicarsi delle presenze di animali selvatici in Toscana, che ha raggiunto negli ultimi cinque anni cifre davvero preoccupanti.
I Consiglieri Provinciali del Popolo della Libertà
Leonardo Comucci Massimo Lensi Piergiuseppe Massai