RESTAURATO UN ALTRO GIOIELLO DEL PARCO DI PRATOLINO
Recuperata la Cappella costruita nel 1580 da Bernardo Buontalenti
E’ stato completato dalla Provincia nel Parco Mediceo di Pratolino il restauro della Cappella del Buontalenti.
La cappella è un piccolo gioiello cinquecentesco, costruita da Bernardo Buontalenti fra il marzo e l’ottobre del 1580, ed è uno dei pochissimi monumenti del complesso di Pratolino che è giunto fino a noi nel suo aspetto originale.
Ha una curiosa pianta esagonale ed è tutta circondata da un loggiato, dal quale la servitù seguiva le funzioni sacre riservate prima ai Medici, poi ai Lorena e infine ai principi Demidoff. L’ultima dei Demidoff, Maria, è sepolta proprio nei pressi della Cappella.
All’interno dell’edifico si trovano una bella pala raffigurante la “Assunta Passerini”, copia eseguita nel ‘600 da Giovan Battista Marmi da un originale di Andrea del Sarto, sei dipinti ottocenteschi a monocromo ed un coro in legno di cipresso.
I lavori di restauro e conservazione
Al momento dell’acquisto del Parco di Pratolino da parte della Provincia di Firenze anche la Cappella del Buontalenti versava in un marcato stato di abbandono e di degrado, con palesi segni di saccheggiamenti ed asportazioni di vari elementi di decoro e di arredo.
Negli anni passati la Sovrintendenza di Firenze ha operato due parziali interventi che hanno portato al recupero degli intonaci esterni, delle colonne e di parte del materiale lapideo e del pavimento in cotto del loggiato esterno.
Successivamente, in accordo con la Sovrintendenza, che trovava difficoltà a reperire i finanziamenti necessari, la Provincia ha incaricato il proprio ufficio tecnico del completo e definitivo restauro del monumento per un investimento di 450mila euro.
La ditta SIRE ha eseguito il riconsolidamento di tutto il complesso, con interventi specifici di sottofondazione, lo smontaggio e rimontaggio di tatti gli elementi in pietra costituenti la grande scalinata di accesso, con il conseguente trattamento di pulitura, consolidamento e protezione del materiale lapideo, il restauro della cupola e della lanterna, preservando l’integrità dei materiali originali, riprese di intonaco esterno e tinteggiatura generale, la ricucitura delle lesioni e il rifacimento del solaio interno, il restauro dell’intonaco interno e la tinteggiatura, un nuovo pavimento in cotto in tutto simile all’originale e l’impianto elettrico.
La ditta Rangoni ha operato il restauro ligneo di tutti gli elementi di arredo interno e degli infissi.
La ditta Lanza ha operato la pulitura ed il restauro di quattro quadri monocromi, operando sulle tele e sulle cornici; la pulitura ed il restauro della grande cornice in legno e foglia d’oro, la pulitura ed il restauro dell’altare e di tutti gli elementi interni in pietra, marmo e stucco; la pulitura ed il restauro dei trattamenti di tutto il materiale ligneo presente.
La ditta Scarpelli ha operato la pulitura ed il restauro del grande dipinto ad olio su tela.
L’Antico Setificio Fiorentino ha operato la pulitura ed il restauro dei paramenti sacri e della tappezzeria ritrovata.
La progettazione e la direzione dei lavori sono state curate dall’architetto Pier Luigi Caldoro e dai tecnici del Settore Edilizia della Provincia.